Workshop nazionale AIIG giovani, due calabresi a Torino

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Federico Gallo e Francesco De Pascale

Riceviamo e pubblichiamo comunicato di Nicola De Pascale

Anche la Calabria era presente al primo Workshop Nazionale dell’AIIG Giovani. L’evento, organizzato dall’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico e l’AGAT - Associazione Geografica per l’Ambiente e il Territorio di Roma, con il patrocinio dell’Associazione dei Geografi Italiani, si è svolto a Torino nei giorni 20 e 21 aprile, presso le aule della Facoltà di Architettura, situate nello storico Castello del Valentino. Il tema della manifestazione, “Le nuove geografie: ricerche, sguardi e prospettive per descrivere il cambiamento” è stato approfondito in quattro tavole rotonde parallele, dai giovani studiosi di Geografia di tutte le regioni d’Italia. Due sono stati i calabresi, vincitori della borsa di studio finanziata dall’AIIG, ad aver presentato il proprio contributo. “I Luoghi della Memoria calabresi, attraverso le nuove tecnologie e la geografia della percezione” è il titolo del lavoro esposto da Francesco De Pascale, delegato regionale dei giovani della sezione Calabria dell’AIIG, nel contesto della tavola rotonda “Tecnologie”. Il giovane laureato in Filologia Moderna dell’UniCal, Federico Gallo, ha relazionato durante la tavola rotonda “Ambiente”, illustrando il contributo dal titolo “Il settore eolico: un compromesso con la natura”. Gli interventi hanno ottenuto il plauso dei moderatori ed organizzatori delle tavole rotonde, i geografi Cristiano Giorda (Ambiente), Daniele Ietri (Tecnologie), Lorena Rocca (Didattica), Antonio Stopani (Cultura). Hanno salutato l’iniziativa, Maria Teresa Taviano Ferraù e Riccardo Morri, rispettivamente vicepresidente e segretario dell’AIIG. Durante la sessione plenaria del convegno, è intervenuto Giuseppe Dematteis, professore di geografia urbana e regionale al Politecnico di Torino, che ha sottolineato come “il nozionismo in geografia sia necessario: il problema è come insegnare le nozioni e non se insegnarle: gli allievi devono uscire dall’aula con l’idea della mappa della superficie terrestre. Pertanto, l’apprendimento nozionistico deve essere in stretto contatto con l’emotività”.

Nella giornata successiva, Alberto Vanolo ha svolto un seminario di aggiornamento metodologico e didattico su “Le rappresentazioni del mondo tra reale e virtuale”, illustrando la cosiddetta geografia del cyberspazio. Il Workshop si è concluso con una riunione organizzativa dei giovani dell’AIIG, coordinata dal delegato nazionale Matteo Puttilli, che ha proposto la pubblicazione dei lavori, raccogliendo i pareri positivi e le proposte organizzative per il prossimo Workshop. Giorda, presidente dell’AIIG Piemonte, ha annunciato, infine, la nascita di “Geografica-mente”, laboratorio permanente di ricerca-azione per lo sviluppo del pensiero geografico e del rapporto Ricerca-Didattica, che raccoglierà i materiali e le ricerche dei Soci Juniores dell’AIIG, i quali avranno una cassa di risonanza sul sito o sulla rivista “Ambiente, Società, Territorio”.