Realizzato il “Giglio di San Michele” a San Nicola Dell’Alto
Lo splendore del giglio (simbolo di innocenza, verginità e purezza), con la sua bellezza maestosa e al contempo inaspettata, brilla sul capo dell’Arcangelo San Michele. Venerdì quattro maggio è stato un giorno di grande gioia e commozione per la comunità cristiana di San Nicola dell’Alto.
L’orafo pitagorico, Michele Affidato, ha infatti consegnato un’opera di arte sacra, un Giglio in argento e foglie d’oro, nelle mani di Sua Ecc.za Mons. Domenico Graziani, che lo ha posto sull’elmo della statua venerata nella chiesa posta sul monte San Michele. Presenti le autorità civili e militari della cittadina, ma anche tanti curiosi ed avventori venuti dal resto della provincia per assistere a questo sacro rito. Il sindaco, Franco Scarpelli, per l’occasione ha indossato la fascia tricolore, proprio per sottolineare la solennità del momento. Ad affiancarlo gli uomini dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato, di cui San Michele Arcangelo è patrono. Nella sua omelia il Vescovo ha spiegato l’origine del nome “Michele” ed i referenti biblici che accompagnano la figura del gloriosissimo principe delle milizie celesti, l’Arcangelo San Michele, "custode e patrono della Santa Chiesa", invocato affinché venga in difesa dei Cristiani contro il demonio. Il giglio realizzato, frutto dei monili donati dai fedeli di San Nicola, evidenzia la grande devozione verso San Michele. Lo scorso sabato 14 gennaio, data impressa nel cuore di ognuno dei presenti, fu infatti fuso l’oro dal quale è stato ricavato il lingotto. Evento ripreso da diverse emittenti televisive, trasmesso anche da Rai Uno su Uno Mattina e che si configura come momento di particolare suggestione e partecipazione condivisa. Il 14 marzo scorso Don Francesco Scalise accompagnato in Vaticano all’Udienza Generale in piazza San Pietro da numerosi fedeli e dal maestro orafo Michele Affidato, ha presentato il Giglio a Sua Santità Benedetto XVI che ha concesso la benedizione. Papa Benedetto XVI soffermandosi nel dialogare con don Francesco Scalise ha affermato: è una bellissima opera! Nell’incontro Don Francesco ha omaggiato il Santo Padre con un bassorilievo in argento creato sempre dall’orafo Michele Affidato, ed accarezzando l’opera il Santo Padre si è espresso dicendo “avete un San Michele giovane e bello”!
Il giglio è stato realizzato interamente a mano, in argento e laminatura in oro alternato tra foglie e bocciolo, in modo da dare un effetto bicolore al metallo. L’opera è stata eseguita con una particolare lavorazione a sbalzo che ne evidenzia i rilievi. È stata creata in 26 sezioni con diversi elementi che in alcuni punti sono tra loro smontabili, per dare la possibilità negli anni di intervenire per la pulitura. In questa opera d’arte sacra, come in altre realizzate da Michele Affidato, il maestro orafo ha voluto esprimere tutta la sua capacità e professionalità artistica, realizzandola con cura minuziosa e anche come atto di fede. «In questa circostanza – ammette Affidato – ho voluto esprimere anche un ringraziamento nei confronti di San Michele per l’aiuto e la forza continua che mi trasmette quotidianamente nel mio lavoro». L’orafo crotonese è stato contattato da Don Francesco Scalise, parroco della chiesa di San Michele Arcangelo in San Nicola dell’Alto e da alcuni responsabili della Comunità Parrocchiale, circa un anno fa, per affidargli l’incarico per la creazione del giglio da porre sull’elmo della statua di San Michele. Ricevuto l’incarico, Affidato ha avviato da subito, insieme ai suoi collaboratori, la progettazione e quindi la lavorazione dell’opera. «Personalmente ho vissuto questo momento con grande emozione – dichiara l’artista orafo - in quanto per la quindicesima volta un’opera d’arte sacra da me realizzata è stata presentata e benedetta in Vaticano dal Santo Padre». Oltre alla creazione del giglio ha realizzato anche la “chiave” per la città di San Nicola, in argento e pietre, un bassorilievo in argento raffigurante San Michele e consegnato a Sua Santità Benedetto XVI in occasione dell’Udienza Generale, un bassorilievo per la comunità parrocchiale di San Nicola ed il restauro di due corone della Vergine Addolorata della Chiesa Madre.