Innovazione, formazione e progettualità per costruire il futuro della pesca
Domani 10 maggio 2012, nella sede di Legacoop Calabria a Catanzaro, è in programma il Coordinamento regionale di Lega Pesca con al centro dell'incontro la progettualità legata al decollo dei Gruppi di Azione Costiera, l'operatività dei Piani di Gestione Locali, le prospettive aperte dal progetto per il Polo di Innovazione delle Risorse Acquatiche e Filiere Alimentari della Pesca. Lega Pesca Calabria, punta su innovazione, progettualità, formazione dei pescatori, rispetto delle regole e legalità per costruire il futuro della pesca nella nostra Regione, soprattutto alla luce del drastico processo di adeguamento imposto dalle sempre più stringenti normative comunitarie in materia di controlli, adempimenti igienico-sanitari, e non ultimo, purtroppo, la piena operatività del doppio sistema della licenza a punti che andrà ad aggravare ulteriormente uno stato di crisi latente che investe da più tempo la pesca calabrese, costituita da un insieme di fragili e frammentate piccole e medie imprese, slegate da logiche commerciali e distributive e per questo messe già in ginocchio da qualsiasi oscillazione dei costi di produzione, in primis il costo del gasolio, che gli operatori non sono in grado di scaricare sul prezzo dei prodotti.
Ma a parere di Lega Pesca Calabria, – afferma il Responsabile regionale Salvatore Martilotti - con il decollo del Polo di Innovazione “Risorse Acquatiche e filiere Alimentari della Pesca” con soggetto gestore la NAUTILUS Società Cooperativa, l’avvio della terza fase attuativa dei GAC/FLAG, Gruppi di Azione Costiera, e il prossimo decollo dei PGL, Piani di Gestione Locale, siamo di fronte ad un cruciale momento di svolta che, se adeguatamente governato, può consentire di dare risposte concrete in grado di accompagnare questo gravoso processo di cambiamento guidandolo verso un nuovo modo di guardare a questa attività produttiva e al ruolo delle imprese nella filiera. In questa direzione è fondamentale la promozione e valorizzazione del prodotto ittico calabrese, l’ammodernamento delle reti distributive e di commercializzazione puntando, in particolare, sulla “filiera corta”, il cosiddetto Miglio zero, ovvero l’alleanza fra pescatori e consumatori per apprezzare le proprietà organolettiche del “Pesce Trasparente di Calabria”.
Sarà importante puntare decisamente al futuro – conclude Salvatore Martilotti -, non solo per dotare finalmente l’economia ittica calabrese delle necessarie infrastrutture e dei porti, ma anche per integrare sempre di più la filiera, concentrare il prodotto, promuovere le organizzazioni dei produttori per acquisire un ruolo nella distribuzione e trasformazione, diversificare l’attività puntando ad azioni integrate con turismo e ambiente, avviare forme di gestione integrata della fascia costiera ma anche valorizzazione dei borghi marinari per puntare su ittiturismo , pescaturismo e gastronomia legata al mare. Un programma vasto, che deve essere attuato con attenzione alle priorità strategiche, con il coordinamento degli interventi, con il concorso e l’assistenza di operatori qualificati e preparati.