Catanzaro: il Consorzio “chiama” gli stagionali

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Migliorare la funzionalità dell’ente in vista del rafforzamento dei “servizi” offerti alla base consorziale. C’è anche questo intendimento alla base della delibera con cui la deputazione del Consorzio di Bonifica “Ionio Catanzarese” ha deciso di assumere 39 operai stagionali in vista dell’imminente stagione deputata alla manutenzione delle opere pubbliche di bonifica. La “nuova” forza lavoro si occuperà di canali, rete di colo, opere di presa e di interventi di tutela e salvaguardia del territorio in favore degli agricoltori ricadenti nel comprensorio consortile. «Non appena – ha sottolineato il Presidente del Consorzio, Grazioso Manno - il dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione dell’assessorato regionale all’Agricoltura ci ha comunicato di avere erogato in nostro favore il contributo per il ripristino delle Opere pubbliche di Bonifica per l’anno in corso, non abbiamo esitato a compiere un grande sforzo che, tra l’altro, avevamo il dovere di realizzare in vista della necessità di assicurare ai consorziati i necessari servizi che riguardano la sicurezza territoriale soprattutto in chiara azione preventiva rispetto al periodo invernale e nell’ottica del contrasto al rischio idrogeologico a noi tanto caro».

La scelta fa il paio con quella di qualche settimana addietro per effetto della quale nel settore irriguo sono stati assunti altri 18 stagionali che durante la campagna di irrigazione appena iniziata supporteranno i 13 a tempo indeterminato in forza al Consorzio. «Dallo scorso primo maggio - ha aggiunto il Presidente Manno - fino al prossimo 30 settembre, data di chiusura del periodo d’irrigazione, i 18 stagionali daranno una mano agli operai a tempo indeterminato per assicurare la gestione del servizio irriguo nei confronti delle utenze consortili che usufruiscono di tale prestazione d’opera». A sostegno del provvedimento della Deputazione nella materia irrigua, un alto dato di non poco conto «rappresentato - ha fatto notare ancora il Presidente Manno - da quegli impianti realizzati qualche anno addietro e che, un po’ obsoleti per lo scorrere del tempo e un po’ “segnati” dalla furia delle intemperie, necessitano di particolari attenzioni e manutenzioni».