Ugl Polizia penitenziaria, incontro nella Casa Circondariale di Rossano
"In data odierna - si legge in una nota di Ugl Polizia Penitenziaria - si é svolta (o almeno era nelle intenzioni) presso la Casa Circondariale di Rossano un'importante contrattazione sindacale vertente, tra gli altri, sul piano ferie estivo del Personale di Polizia Penitenziaria, sui livelli minimi e massimi di sicurezza in relazione ai carichi di lavoro, sul lavoro straordinario, sui riposi compensativi del personale medesimo e sui criteri da adottare per la mobilità interna relativa al biennio 2012\2014. Per l'UGL Polizia Penitenziaria ha partecipato una delegazione formata dallo scrivente Segretario Regionale, dal Vice-Segretario Regionale, Sig. Carlo D'Angelo e dal Segretario Locale, Sig. Ivo Bellofiore.
Riscontrato l'atteggiamento di chiusura dimostrato dal Direttore della struttura rossanese in occasione della trattazione del primo punto all'ordine del giorno (piano ferie estivo 2012), che ha di fatto precluso ogni possibilità di trattativa attraverso la bocciatura sistematica di qualsiasi proposta di parte sindacale, senza che alla base vi fosse alcun tipo di motivazione ma quasi per partito preso, l'UGL Polizia Penitenziaria ha ritenuto necessario abbandonare il tavolo di trattative riservandosi ulteriori iniziative e di notiziare dell'accaduto i superiori uffici (Provveditorato Regionale e Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria). Tale atteggiamento denota, se mai ce ne fosse bisogno, la scarsa attenzione che taluni dirigenti penitenziari calabresi riservano alle relazioni sindacali, alle O.S. e ai Dirigenti Sindacali di categoria e dimostra, in modo altrettanto palese, che si rende necessario un ineludibile ed improcrastinabile cambio di rotta in seno alla Regione Calabria con la nomina di un Provveditore Regionale in pianta stabile in grado di dettare, in primis ,"le c.d. regole d'ingaggio".
Tale grave episodio si inserisce in un quadro più complessivo che vorrebbe delegittimare, mortificare ed umiliare le prerogative sindacali; quadro quest'ultimo, certamente non edificante, nel quale bisogna necessariamente far convergere l'altro grave episodio verificatosi nella giornata di ieri allorquando l'Autorità Dirigente della Casa Circondariale Paola si é rifiutata di concedere alla stessa U.G.L Polizia Penitenziaria il rinvio ad altra data di un'analoga concertazione prevista proprio per la giornata di oggi in concomitanza di quella che si é tenuta proprio presso la C.R. Rossano. L'UGL dice basta a questo stillicidio ed invoca un deciso intervento dipartimentale che ripristini nella Regione Calabria corrette relazioni sindacali, un clima sereno e collaborativo, rispettoso dei ruoli e delle rispettive competenze. l'UGL Polizia Penitenziaria ritiene, infatti, che chi non rispetta le rappresentanze dei lavoratori, non rispetta i lavoratori stessi, quindi la Polizia Penitenziaria".