Astratto fluido.Personale di Pino Pingitore a Catanzaro
Dopo 23 anni dall'ultima personale al Palazzo della Provincia con L'evoluzione dei segni a cura di Toti Carpentieri, il prossimo sabato19 maggio Pino Pingitore espone a Catanzaro - presso la Galleria Arte Spazio in Viale Lucrezia della Valle n. 72 - la sua ultima produzione pittorica: Astratto Fluido.La mostra comprende circa 30 lavori (di medie e grandi dimensioni) nei quali si apprende l'elaborazione e la maturità espressiva che l'artista ha perseguito e conseguito negli ultimi 4 anni, conferendo "densità", movimento e libertà ad un approccio creativo rigoroso e ad un percorso artistico che "ha esplorato in modo profondo e mai scontato i linguaggi visivi che hanno stravolto i canoni estetici e mentali nel secolo scorso, senza timore per la coerenza stilistica" - come scrive Maria Rosaria Gallo in occasione dell'antologica dell'artista presentata dalla galleria Pramantha Arte nell'ottobre del 2008.
Astratto fluido si presenta come la sorpresa pittorica che Pino Pingitore ha riservato per questo 2012. Un lavoro che unisce rigore, progetto e mestiere alla ricercatezza, all'esplorazione e alla sfida creativa. Un lavoro tanto immediato alla percezione, ammaliante e coinvolgente, quanto difficile da raccontare. Una pittura ricca e complessa di cui Giorgio Bonomi scrive: "Che la pittura di Pino Pingitore sia pittura astratta, secondo il senso comune cioè che non ha nessun riferimento realistico o figurativo, è evidente (anche se vedremo come questi lavori provochino suggestioni naturalistiche), ma lo è anche nel senso sopraesposto, cioè è una pittura concreta, solida, densa (di colori, immagini e contenuti), pur tuttavia, allo sguardo, vediamo questa “densità” scorrere, fluire, scivolare dall’alto al basso, da sinistra a destra e viceversa, sulla tela. I colori sempre plurimi si addensano su una tonalità prevalente, evidentemente ricordando la parsimoniosa cromia, se non la vera e propria monocromia, dell’avanguardia storica, senza però rinunciare alla varietà timbrica, per cui i colori, come in una composizione musicale, passano dall’uno all’altro, si confondono, si distinguono, si armonizzano o si contrastano, come ad esempio avviene nell’accostamento dei chiari e scuri, dei bianchi e i neri. Se il pennello agisce con un movimento ortogonale, in su e in giù o da un lato all’altro del quadro, il “segno” risultante non si irrigidisce mai nella line retta assoluta – come voleva il grande Mondrian, qui giustamente “tradito” per certi aspetti, ma proprio perché i figli devono, ad un certo punto, “rinnegare” i padri – bensì traccia strisce o, meglio, bande di colore “tremolanti”, indefinite, con i bordi curvilinei e sinuosi che scivolano come le onde di una superficie acquatica, sia essa mare, lago o fiume, o come i barbagli provocati dalla luce del sole quando luccica sull’acqua increspata" (Dal testo La densità dell'astrazione fluida di Giorgio Bonomi, scritto appositamente per l'occasione). Dopo Catanzaro Astratto Fluido sarà presentata a Lamezia Terme, nel prossimo mese di giugno, negli spazi della galleria Pramantha Arte, in Corso Giovanni Nicotera 165.