Reggio, sgombrati due immobili del valore di 3 milioni di euro confiscati ai clan Libri e Audino
La Questura di Reggio Calabria, diretta da Carmelo Casabona, ha fatto sgombrare due immobili del valore di tre milioni di euro confiscati ai clan Audino e Libri.
L’attività della questura reggina dal 2008 ad oggi ha portato alla materiale apprensione di ben 126 unità immobiliari tra negozi, garage ed appartamenti, per un valore complessivo di circa 66 milioni di euro.
In particolare, nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha dato esecuzione a ordinanze di sgombero coatto relative a due unità immobiliari site in Reggio Calabria.
Il primo sgombero ha riguardato un magazzino di circa 130 mq, sede di una ditta per la vendita di materiale elettrico, già confiscato dal Tribunale Misure di Prevenzione di Reggio Calabria a carico dei fratelli Domenico Libri deceduto, e Pasquale Libri, da anni ai vertici di una delle più potenti cosche di ‘ndrangheta della città.
La confisca, confermata in alla Corte D’appello M.P. di Reggio Calabria il 6 marzo 1986, era divenuta definitiva il 3 febbraio 1987 a seguito di sentenza della Corte Suprema di Cassazione.
L’immobile è stato consegnato all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata per l’immediata destinazione al Ministero di Grazia e Giustizia per finalità istituzionali.
Il secondo sgombero ha riguardato un ampio magazzino dalla superficie di 350 mq con un piazzale antistante di 500 mq, sede di una ditta per la vendita di materiale per idraulica, confiscato dal Tribunale Misure di Prevenzione di Reggio Calabria a carico di Mario Salvatore Audino, ucciso il 19 dicembre 2003 quando era al vertice dell’omonima cosca operante nel rione S.Giovannello di questo centro.
La confisca del citato immobile era divenuta definitiva il 3 giugno 2005 a seguito di sentenza della Corte Suprema di Cassazione. L’immobile, dopo essere stato acquisito è stato consegnato all'Agenzia per finalità sociali e istituzionali.
Il valore dei due immobili sgomberati ammonta a circa 3 milioni di euro.