Inchiesta Libro Nero, maxi confisca da 50milioni per due fratelli imprenditori

Reggio Calabria Cronaca

Una maxi confisca di beni, per un valore stimato in circa cinquanta milioni di euro, è stata eseguita dalla Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria, a carico di due fratelli imprenditori, Francesco e Demetrio Berna (rispettivamente di 52 e 51 anni).

I sigilli sono scattati dunque per il capitale sociale per intero o pro quota e del patrimonio di dodici società, sei veicoli, oltre trecento fabbricati, ventuno terreni. Disposto anche il sequestro dei rapporti finanziari comunque riconducibili ai due.

La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale cittadino, ha ritenuto che si sia delineata “in maniera particolarmente nitida” la figura degli imprenditori come “compiacenti”, e che gli stessi abbiano instaurato sin dall’inizio della loro attività un rapporto di scambio proficuo di utilità con la criminalità mafiosa: l’ipotesi è che il gruppo imprenditoriale non solo sia stato vittima, ma che all’occorrenza sia stato anche favorito dalle cosche di ‘ndrangheta.

Accertamenti patrimoniali avrebbero infatti evidenziato come l’acquisto di alcune quote del capitale sociale delle società a loro riconducibili sia stato uno strumento per ottenere il controllo di fatto delle decisioni aziendali e, di conseguenza, dell’incremento del relativo patrimonio aziendale.

Gli imprenditori erano stati originariamente ritenuti soggetti socialmente pericolosi per la loro presunta appartenenza alla ‘ndrangheta, ed erano finiti in carcere (QUI) nell’ambito dell’inchiesta “Libro Nero” (QUI), in cui erano stati considerati come partecipi e imprenditori di riferimento dei Libri, clan imperante a Reggio Calabria.

L’Ufficio di Procura, successivamente, aveva esercitato l’azione penale con l’accusa di partecipazione all’associazione mafiosa per uno dei fratelli, mentre nei confronti dell’altro l’accusa è stata rimodulata in quella di concorso esterno.

Il procedimento penale, col rito abbreviato, si è concluso con la condanna di entrambi per concorso esterno in associazione mafiosa e si sono visti infliggere uno sei anni e otto mesi, l’altro quattro anni.


Legali Berna: “sentenza solo temporanea”

26/01/2025 | 18:15 | “Il signor Demetrio Berna è un intermediatore immobiliare mentre il fratello Francesco Berna è costruttore; quest’ultimo è stato, per molti anni, oggetto di sistematiche estorsioni da parte delle associazioni criminali del territorio. Le denunce dallo stesso presentate all’Autorità Giudiziaria hanno determinato numerosi arresti e condanne di esponenti di primo piano della criminalità organizzata reggina; per tale ragione i signori Berna ed i loro familiari sono tutt’ora sotto rigorosa scorta di polizia ma, nonostante gli immaginabili rischi, hanno scelto di rimanere sul territorio dove continuano ad operare anche perché la scelta di denunciare non appaia come una resa al sistema criminale. Perciò occorre precisare la natura solo temporanea della recente sentenza di condanna del Gup per concorso esterno nelle medesime cosche denunciate (!!), che Voi invece rappresentate come definitiva. Essa costituisce a nostro avviso un paradosso sconcertante - al pari della misura di prevenzione conseguentemente adottata, anch’essa non definitiva - che un elementare senso di giustizia e di buon senso non potrà che correggere nei prossimi gradi di giudizio, riconoscendo la condotta esemplare dei signori Berna, processati e condannati mentre in quella stessa aula una nutrita scorta dello Stato ne doveva proteggere l’incolumità”.

È quanto riferiscono gli avvocati Gian Domenico Caiazza, Emilia Vera Giurato e Francesco Albanese, difensori dei due imprenditori attinti dalla confisca.