Soveria Mannelli, attentato di Brindisi e difesa dei presidi territoriali
Il Sindaco, la Giunta Municipale e il Presidente del Consiglio di Soveria Mannelli, interpretando i sentimenti dell'intera comunità cittadina, nel condannare con assoluta decisione l'atto di efferata e brutale violenza perpetrato ai danni delle studentesse dell'istituto professionale "Morvillo Falcone" di Brindisi, hanno proclamato l'osservanza, negli uffici comunali, di tre minuti di silenzio nel giorno delle esequie di Melissa Bassi, strappata agli affetti della famiglia e degli amici, partecipando con questo gesto simbolico ma sentito e commosso al dolore inconsolabile della famiglia Bassi.
Il Sindaco ha dichiarato nell’occasione: “Una tentata strage, un gesto odioso ed inaccettabile contro una scuola, simbolo di legalità, intitolata alla moglie di Falcone che ha perso la vita nella Strage di Capaci, la cui ricorrenza cade proprio tra pochi giorni. Un vile attacco al futuro della società, a chi vive di speranze e sogna un domani migliore. È per questo che dobbiamo stringerci ed avanzare con sempre maggiore convinzione nella lotta contro le mafie e nella difesa dei valori della legalità, della democrazia, della giustizia e della pace. Condividiamo il lutto che ha colpito Brindisi e l'Italia intera per la viltà e la nefandezza dell'atto criminoso, concepito ed attuato non più da uomini ma da mostri che ben poco conservano di umano.”
Realizzando la brutalità dell’atto, ma provando ad analizzarne cause e motivazioni, si arriva a parlare di tentata strage, di atto terroristico di stampo mafioso, si discute delle incontrovertibili coincidenze che allarmano cittadini ed Istituzioni, e sovviene, ancora una volta, una drammatica riflessione: come sia necessario ed imprescindibile ogni presidio di legalità presente sul territorio.
Ed è proprio sulla scorta di questa motivazione che – aggiunge il Sindaco – “nel nostro piccolo, nel nostro Comprensorio del Lametino e del Reventino, dobbiamo unirci, cittadini ed Istituzioni, per difendere il Tribunale di Lamezia Terme e l’Ufficio del Giudice di Pace di Soveria Mannelli, dalla chiusura, comandata in una caotica progressione di norme riformatrici, che in realtà procurano solo tagli lineari nei servizi essenziali, come la Sanità e la Giustizia, invece di investire per assicurare la loro effettività ed il connesso sviluppo del tessuto socio economico locale.”
Per tali motivi il 28 maggio p.v. il Consiglio Comunale di Soveria Mannelli si pronuncerà con separate deliberazioni sulle questioni della chiusura del Tribunale di Lamezia Terme e dell’Ufficio del Giudice di Pace di Soveria Mannelli, incastonando, nella solennità e nella sequenza di simili pronunciamenti, il profondo dissenso sui termini della riforma della Giustizia in atto e nello specifico la totale ed assoluta contrarietà alla soppressione degli anzidetti uffici.