Legge elettorale. Le dichiarazioni del sindaco Belcastro

Crotone Politica
Nicola Belcastro

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del sindaco di Cotronei Nicola Belcastro

"Stiamo probabilmente vivendo uno dei momenti storici fra i più difficili della società italiana, che sta procurando effetti molto gravi sull'economia e sulla qualità della vita dei cittadini. Difronte ad una situazione del genere i soggetti che hanno responsabilità politiche e istituzionali non possono far finta di nulla, non possono fermarsi solo alla denuncia ma devono mettere in campo comportamenti ed azioni che siano conseguenti a tale situazione, cercando di dare speranza e di impegnarsi per la ripresa. Se non si fa ciò si lascia campo libero e facoltà di movimento al populismo, all'antipolitica ed alle azioni reazionarie che già stanno dimostrando un preoccupante protagonismo.

I Comuni, che sono gli enti a diretto contatto con i cittadini, con le preoccupazioni e le difficoltà del quotidiano, vivono un momento particolare, costretti dal Governo all’introduzione di nuove tasse e di aumentare la pressione tributaria locale. È il caso dell’IMU che incide direttamente sulle economie delle famiglie, ma è anche il caso del taglio dei trasferimenti ai comuni, che costringono alla soppressione d’importanti servizi ma che fanno anche venir meno l'idea di uno stato sociale solidale. L'IMU è una clava posta dal governo che va modificata e ridata ai cittadini in termini di servizi; ciò è possibile se la stessa resta nelle casse degli enti locali, invece di essere lo strumento del governo per fare cassa, chiedendo ai comuni di fare solo da esattori.

Gli strumenti in mano dei Comuni per ovviare a questo stato di cose sono pochi, ma tutte le attività per ridare respiro alle popolazioni amministrate e per ridare contestualmente credibilità alla politica è necessario metterle in campo; è necessario dare l’esempio, partendo proprio da noi primi cittadini.

I sentimenti di antipolitica che in questo particolare momento storico stanno prendendo piede in Italia, sono alimentati da un certo modo di fare che va contrastato ed anzi va eliminato. Anche se esistono numerosi casi di "buona politica" che si pratica quotidianamente sui territori, dando esempio di metodi di governo che si tramutano poi in benefici per i cittadini. Questi sono i tanti amministratori, espressione dei partiti e di movimenti civici, che con spirito di servizio svolgono le funzioni demandate nell'interesse esclusivo delle comunità, bandendo ogni interesse personale ed offrendo il proprio impegno per il governo della comunità. Personalmente da Sindaco, insieme a tutta la Giunta di Cotronei, ho ritenuto opportuno ridurre del 50% l'indennità di carica. Con tale gesto abbiamo cercato di dimostrare che anche noi amministratori siamo capaci di "dare l'esempio", specie nei momenti di difficoltà, facendo capire che alla base del nostro impegno vi è il piacere di amministrare nell’interesse della collettività.

Ritengo però che anche gli altri livelli istituzionali debbano sentire l’esigenza di proporsi come modello positivo per la società e, dunque, in primis i rappresentanti del Partito Democratico, debbano promuovere e sostenere la riduzione delle indennità dei parlamentari e dei consiglieri regionali, che percepiscono spettanze nettamente al di sopra di quelle che possono essere ammesse in questo periodo. Se non si va su questo percorso e non si affrontano tali temi, si corre il rischio di confermare l’esistenza di una casta e di far allontanare pericolosamente la politica dai cittadini, soffiando e alimentando l'antipolitica. Sono questi i pericoli da scongiurare, senza nessun personale spirito populista o propagandista. Bisogna recuperare questo gap, e questo compito spetta soprattutto a chi ha una maggiore coscienza democratica, vale a dire i rappresentanti del PD, veri candidati al governo sia del Paese sia della Regione. Così come diventa essenziale impegnarsi per la riforma della legge elettorale, per ridare ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, così come si ha la possibilità di scegliere sindaci e consiglieri. La scelta dei propri rappresentanti alla Camera e al Senato è fondamentale per il rapporto tra cittadini e istituzioni, per esprimere la rappresentatività dei territori, per avere gente indipendente che non sia imbrigliata in logiche che portino solo a nomine in liste appositamente studiate.

Non può, dunque, un partito come il PD, che ha fatto delle primarie il suo elemento cardine di democrazia e partecipazione, non contribuire all’abrogazione di una legge che limita la libertà di scelta dei cittadini e che riduce la partecipazione democratica degli elettori. Ogni iniziativa che va in questa direzione non può che trovare il mio consenso."