Camorra. Sequestro beni anche nel cosentino
Nella mattinata odierna, il G.I.C.O. (Gruppo di Investigazioni sulla CriminalitàOrganizzata)/Sezione G.O.A. del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Salernoha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo – ex art. 321 c.p.p. e 12 sexies d. l. n. 306/92, nei confronti di 16 soggetti (e dei rispettivi nuclei familiari) già destinatari di ordinanza di custodia cautelare per i reati di traffico di stupefacenti, estorsione nonché omicidi posti in essere nel territorio dell’agro – nocerino – sarnese. Il provvedimento del G.I.P. di Salerno,su richiesta della locale Procura della Repubblica, è stato emesso a seguito delle misure cautelari personali che hanno colpito un sodalizio criminale capeggiato dalla famiglia “Greco”,egemone nel Comune di Sant’Egidio del Monte Albino (SA).
Gli accertamenti patrimoniali hanno evidenziato una notevole sproporzione tra il patrimonio accumulato ed i redditi dichiarati per cui, in base all’art. 12 sexies d. l. n.306/1992, si è proceduto all’aggressione di tutte le disponibilità economico-finanziarie in capo ai soggetti investigativamente attenzionati ed ai rispettivi nuclei familiari. Nello specifico, complessivamente, sono stati posti sotto sequestro: 28 unità immobiliari ubicati nei territori di Salerno, Napoli e Cosenza; 56 veicoli; 19 attività economiche (un ristorante-pizzeria a Boscoreale, aziende di trasporto su strada, aziende di produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli, di commercializzazione di materiali da costruzione e diverse nel settore della biancheria e dell’abbigliamento), di cui 11 ditte individuali e 8 quote societarie per un valore superiore a 6.000.000,00 di euro. Sottoposti a sequestro, inoltre, le disponibilità giacenti su circa 90 rapporti di natura finanziaria (conti correnti, depositi, libretti, titoli) il cui ammontare è in corso di quantificazione. La presente attività sottolinea ulteriormente l’attenzione posta in essere dalla locale Procura della Repubblica e dal Corpo nell’aggressione dei patrimoni illecitamente detenuti dalle organizzazioni criminali.