Amministrative 2012: Udc, in Calabria vince l’astensionismo
“Il dato elettorale conseguito dall’Udc, in Calabria, è soddisfacente ed indica un partito sempre più radicato sul territorio, determinante per il successo delle nostre coalizioni e, soprattutto, una forza politica capace di garantire governabilità, buon governo e senso di responsabilità nel solo ed esclusivo interesse delle realtà locali e dei calabresi”. Lo sottolinea il vice segretario regionale dell’Udc, Giuseppe Idà, effettuando una prima analisi all’indomani del turni di ballottaggio che hanno interessato alcuni tra i più importanti centri della Calabria. “L’Udc, nonostante il forte vento dell’antipolitica, continua a dimostrarsi forza aggregante, in grado di attrarre quell’elettorato moderato e silenzioso che, spesso, è trainante, oltre che ad essere molto esigente nel ricercare e nel richiedere le giuste ed opportune risposte che, a volte, le istituzioni non riescono ad offrire. La nostra soddisfazione per i risultati conseguiti in queste ultime amministrative – prosegue Idà - è comunque ben uniformata alla consapevolezza di non poter deludere le attese dei cittadini e di dover far comprendere che il modo migliore per venir fuori dalla fase di crisi non è certamente quel sentimento di antipolitica dietro al quale, probabilmente, si celano velleità personali.
Le urne, ad ogni modo, dimostrano l’attenzione, da parte della gente, verso quelli che sono progetti e persone credibili e, in tal senso, dobbiamo continuare ad impegnarci per addivenire ad un’altra politica. Dobbiamo costruire qualcosa di diverso: un nuovo progetto che guardi oltre gli attuali schieramenti, partendo, perché no, da un dato che ci riguarda da vicino: in Calabria, infatti, l’ondata di antipolitica non si è manifestata con i consensi al Movimento cinque stelle, ma con un alto tasso di astensionismo. Segno di una presa di coscienza, da parte di chi è sfiduciato e non crede più nella politica, mostratasi nel non premiare, a tutti i costi, chi strumentalizza, con atteggiamenti populisti ed estremisti, un così particolare momento storico. Ecco: da questa valutazione, tuttavia preoccupante in quanto l’astensione dal voto non è mai un aspetto positivo, dobbiamo riflettere e carpire un segnale tacito, ma oltremodo chiaro e palese – conclude il vice segretario regionale dell’Udc calabrese - che deve essere ascoltato e recepito”.