Legambiente, una domenica tra i tesori della natura
A conclusione della “Settimana delle Aree Protette” (19-27 maggio) e dopo la “Giornata Europea dei Parchi” (24 maggio), Legambiente Calabria e i circoli di San Giovanni in Fiore, Acri, Longobucco e Petilia Policastro organizzano per domenica 27 maggio una giornata a stretto contatto con la natura e alla scoperta delle bellezze che offre il Parco Nazionale della Sila. Sarà occasione per parlare di Aree Protette, dell’importanza che hanno nell’equilibrio naturale e del loro grande patrimonio, vero tesoro di biodiversità.
Appuntamento dunque domenica 27 maggio alle ore 9 al centro Cupone (Spezzano della Sila) del Parco Nazionale della Sila per regolare le iscrizioni e sistemare gli zaini. Poi alle 9,30 via all’escursione: tre ore di cammino lungo un percorso immaginato in collaborazione con il CAI Cosenza. Al rientro presso il punto informativo una gradita sorpresa: degustazione di prodotti tipici silani per tutti i partecipanti, a cura di Legambiente Calabria Onlus. Nel pomeriggio, a conclusione della giornata un tour al Centro Visite Cupone e alla Segheria dell’Opera Sila.
Nell’ambito della settimana nazionale delle Aree Protette, lo scorso 24 maggio si è celebrato anche l’importante “Giornata Europea dei Parchi”, evento festeggiato in tutta Europa con numerose iniziative. In Italia la giornata è stata organizzata dalla Federazione Europea dei Parchi con un programma ricco di incontri, escursioni, attività ambientali e mostre. Un modo coinvolgente per ricordare il giorno in cui, nell'anno 1909, venne istituito in Svezia il primo parco europeo.
La “Settimana delle Aree Protette” è anche l’occasione per promuovere il ruolo di tutela e conservazione svolto dai parchi nel contrastare la perdita di biodiversità. “Un appuntamento importante – ha dichiarato Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria – che è anche l’occasione per sottolineare una questione che ci vede in prima fila: la revisione della legge quadro sulle aree protette n. 394/91. Sono passati oltre venti anni dalla sua approvazione, vi è la necessità di una revisione che vada nella direzione di adeguarla alle esigenze attuali al fine di rendere la funzione dei parchi ancora più incisiva, efficiente e con il giusto protagonismo e ruolo attivo dei vari soggetti che insistono sulle aree protette”.