Vibo Marina, guardia costiera sequestra 2000 kg di tonno rosso
L’incessante attività di contrasto alla pesca illegale della Guardia Costiera ha consentito di accertare e contestare la pesca illegale da parte di due pescherecci siciliani di tredici grandi esemplari di tonno rosso per un totale di oltre 1900 KG.
La M/V CP 265 in servizio presso la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, in data 25/26maggio, nel corso di una mirata attività di verifica del rispetto della disciplina in materia di pesca, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Reggio Calabria, ha proceduto ad intercettare e controllare, a circa 40 miglia dalla costa, alcune unità della marineria siciliana, accertando la presenza a bordo degli esemplari di tonno rosso pescati in violazione della normativa nazionale e internazionale che mira a tutelare la specie ittica in questione.
Come noto, la normativa mira a garantire la sostenibilità di lungo periodo dell’attività di pesca attraverso uno sfruttamento sostenibile delle risorse. A tal fine sono state introdotte misure che disciplinano l’accesso alle risorse, quali la limitazione delle catture, il contenimento dello sforzo di pesca, l’adozione di piani pluriennali di mantenimento degli stock ittici.
In tale quadro, assume particolare rilievo la pesca del tonno rosso, unica specie del Mediterraneo oggetto di assegnazione di quote di cattura; le unità in questione benché autorizzate alla pesca con il palangaro non erano dotate della prevista quota per la pesca del tonno rosso.
Tale attività illegale di pesca oltre a essere in contrasto ai principi generali di una pesca sostenibile, necessaria per la conservazione della risorsa, determina un grave danno per tutte quelle imprese che sono regolarmente dotate di quota.
Per quanto sopra, il personale della Motovedetta della Guardia Costiera ha proceduto a scortare le unità nel porto di Vibo Valentia dove coadiuvato dal personale della Capitaneria di Porto ha elevato sanzioni amministrative ai comandanti delle unità pari a 12.000,00 euro oltre al sequestro del prodotto del valore di circa 15.000,00 euro.