Sciame sismico. Incontro della Protezione Civile a Casttrovillari
Il sottosegretario regionale con delega alla Protezione Civile Franco Torchia ha annunciato che domani mattina, 29 maggio, si svolgerà a Castrovillari una riunione operativa sullo sciame sismico che si registra nel territorio del Pollino. La convocazione – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale -, ad opera della Protezione civile regionale, riguarda tutti i sindaci della zona interessata, i responsabili degli uffici comunali di protezione civile, gli uffici tecnici e le associazioni di volontariato. “Comprendo bene – ha detto il sottosegretario Torchia - i timori della popolazione per le scosse avvertite la notte scorsa nella provincia di Cosenza, ma non bisogna creare allarmismi nei cittadini e non intendiamo per nessun motivo abbassare la guardia. Conosciamo la fragilità del territorio calabrese e non servono maghi per predire che la Calabria continuerà a tremare.
Il compito delle istituzioni – ha aggiunto - è quello di affrontare tutte le situazioni che mettono a rischio la vita dei cittadini, lavorando sulla prevenzione e sulla messa in sicurezza del territorio. In particolare la Protezione civile deve essere pronta per eventuali emergenze derivanti da eventi sismici di grave intensità. E ciò che stiamo facendo ormai da quasi due anni.
L’intensa attività di pianificazione voluta dal Dipartimento nazionale ha avuto il pregio di sensibilizzare i sindaci a riconoscere il loro ruolo e a svolgere in modo adeguato i loro compiti istituzionali. Per quanto riguarda lo sciame sismico del Pollino – ha proseguito Torchia - ricordo tutti i sopralluoghi e le verifiche speditive presso gli edifici strategici pubblici ed in particolar modo presso le scuole di ogni ordine e grado che si configurano come attività di prevenzione. Stiamo ancora lavorando in questa area della Calabria, senza ovviamente trascurare il resto della regione. Ma questo non basta. E’ necessario – ha concluso Torchia - che ognuno faccia la propria parte fino in fondo a cominciare dalle scuole dove diventa fondamentale insegnare a convivere con questo rischio e quali comportamenti adottare in caso di estrema necessità”.