Miglior chef emergente del Sud Italia: un calabrese tra i finalisti
Si è svolto a Napoli il premio “Miglior chef emergente del Sud Italia”, la kermesse ideata e presentata dal giornalista gastronomo Luigi Cremona e organizzata da Witaly. Il Premio è nato nel 2006 e ha avuto un successo al di sopra di ogni previsione. Merito dell' attenzione che ormai tutti hanno per la cucina d' autore, merito della simpatia che i giovani chef sono in grado di suscitare, merito della formula a competizione che, come tutte le gare, finisce per appassionare il pubblico e i partecipanti. Un Premio che è diventato ambito e molto seguito. Le selezioni sono fatte dai migliori giornalisti enogastronomici delle varie regioni prese in esame. In giuria ci sono i rappresentanti delle più autorevoli e qualificate guide di ristoranti, e molti dei concorrenti e dei premiati hanno poi ottenuto importanti riconoscimenti. Alcuni di questi chef, sconosciuti prima di partecipare al premio,hanno, in seguito,ricevuto importanti riconoscimenti come la stella Michelin, o alti punteggi nelle principali guide del settore, come L’ Espresso, il Gambero Rosso, il Touring.
Tra i 12 finalisti dell’edizione 2012, che non devono superare i 30 anni di età, anche un calabrese, Luca Abbruzzino, 23 anni appena compiuti, il più giovane in gara, figlio del grande cuoco calabrese, Antonio. Per la prima volta la Calabria è stata rappresentata in questo prestigioso concorso che vede eletto il miglior chef emergente del sud. La gara si suddivide in 4 turni di qualificazione: per le semifinali e per la finale i candidati devono fare due piatti, uno a tema fisso e uno libero, utilizzando gli ingredienti dei propri territori di appartenenza. Quest’anno, i temi fissi per la finale sono stati “lieviti e fermenti” per la semifinale e “pizza non pizza” per la finale. Il giovane Abbruzzino è arrivato in finale, insieme a due campani e un pugliese, proponendo: ravioli di fave con la buccia, vinicotto e fonduta di formaggio e ricotta forte, per il tema “lieviti e fermenti” e insalata con il baccalà e gelato di cipolla di Tropea, come tema libero. Nato nel 1989 a Crotone, Luca trascorre la maggior parte dalla sua infanzia in un piccolo paese di campagna dove impara ad amare le cose genuine e tradizionali della sua terra. Dopo gli studi superiori,inizia a lavorare nel ristorante di famiglia dove prende dimestichezza con l’abc della cucina. Tutto pensava tranne quello di intraprendere la carriera del cuoco ma, di lì a poco subentra la passione, soprattutto grazie agli insegnamenti del papà, e inizia a viaggiare alla scoperta di nuove sensazioni che stimolino il suo palato.
Oggi è sous chef, ha seguitoil corso di 1°livello per Sommelier AIS, il corso di 1° livello per Assaggiatore di formaggi ONAF, il corso di panificazione per ristorazione ed è risultato 1° classificato al “3° Grand Junior Cooking Contest” che si è tenuto a Massa Carrara lo scorso mese di marzo. “Per la creazione di un piatto - dice -non c’è bisogno di fermarsi a pensare, ma l’intuizione deve nascere spontanea, soprattutto da scene di vita quotidiana.” Tipo deciso, con grande forza di volontà, voglia di imparare e desideroso di crescere: “Amo tutte le materie prime, mi piace studiarle. Ho fatto della ristorazione una scelta dove penso che sacrifici e soddisfazioni personali devono avere un giusto equilibrio. La mia è una cucina creativa, pur rispettando i criteri fondamentali della tradizione”. Partecipare alla kermesse napoletana è stata per lui una bellissima esperienza. Ha ricevuto molti consensi e complimenti. Ha colpito la sua calma ed eleganza,la semplicità nel lavorare e la sua personale semplicità e simpatia ma, soprattutto, la sua filosofia di pensiero:è stato considerato un “pazzo” per aver presentato un’insalata in una gara talmente importante ma, le sue scelte sono state ben apprezzate. Considerando la sua giovane età, e la sua inesperienza, è stato considerato da molti l’unico vero talento del concorso. Un bel giudizio e un bel risultato visto anche il notevole sforzo fisico e il grande impegno che c’è voluto,considerando che bisognava fare almeno 50 assaggi per ogni piatto presentato.
“E’ stata un’esperienza indimenticabile - dichiara il giovane Abbruzzino -.Sono emozioni e soddisfazioni indescrivibili. Essere stato il primo in Calabria è un grande orgoglio personale, ma una cosa molto negativa per la mia terra, perché vuol dire che siamo ancora molto indietro rispetto alle altre regioni. Considero questo risultatonon un punto di arrivo, bensì un grande inizio. Ero il più piccolo fra i partecipanti ma, ho incontrato persone eccezionali e molto preparate che mi hanno dato tanto a livello professionale e personale”. Molto legato alla sua terra e ai valori trasmessi dai genitori: “La Calabria ha grandissime potenzialità e non la cambierei con nessun altro posto al mondo. Vorrei fare dei ringraziamenti particolarialla mia famiglia; a tutte le persone che mi hanno sempre sostenuto; a Matteo, collega, amico e compagno di avventura, che mi ha aiutato in questa gara, e che lotta giornalmente con me dietro ai fornelli, e a colei che è per me essenziale, Marianna.” La Calabria è fiera di avere ragazzi talentuosi e ricchi di valori come il giovane Luca Abbruzzino. In bocca al lupo! Sentiremo sicuramente parlare di te!