Rossano, tribunale: lunedì 4 incontro al Ministero di Giustizia
Il piano di razionalizzazione dei tribunali deve essere adottato nel pieno rispetto dei parametri individuati dal Ministero della Giustizia. Non si può pensare di chiudere il presidio di Lamezia piuttosto che quello di Rossano senza un criterio logico, a discapito di realtà che hanno necessariamente bisogno di avere un punto di riferimento forte dello Stato radicato sul territorio. La Calabria ha bisogno di mantenere attivi e funzionali tutti i suoi Palazzi di Giustizia, anche quelli cosiddetti minori. Ancora di più la Sibaritide. Non fosse altro che per la forte incidenza di criminalità viva e persistente in quest’area e per la stessa conformazione geografica della regione, che di per se’ dilata le distanze fisiche e sociali tra i territori. Difenderò a muso duro, con il sostegno di un comprensorio pronto a dar vita ad azioni eclatanti, i diritti dei cittadini contro un Governo che si sta dimostrando sempre più nemico della Sibaritide.
È quanto dichiara il Sindaco Giuseppe Antoniotti da mercoledì 30 maggio a Roma per confrontarsi ed esigere attenzione in merito alla paventata soppressione del Tribunale di Rossano. Il Primo Cittadino, insieme all’On. Giovanni Dima, ha avuto modo di confrontarsi sulla vicenda anche con l’ex guardasigilli, On. Nitto Palma, con i senatori Maurizio Gasparri, Domenico Benedetti Valentini e Antonio Gentile e con il deputato Aurelio Misiti.
Nella rimodulazione dei tribunali – afferma Antoniotti – è necessario adottare criteri oggettivi che tengano in considerazione le caratteristiche dei territori. Per intenderci, un qualsiasi presidio giudiziario calabrese non può essere messo alla stregua di uno piemontese. E le ragioni sono facilmente deducibili. Nel particolare, non è pensabile sopprimere un distretto come quello di Rossano, che produce una mole di affari penali e civili riguardevoli, perseguendo il solo obiettivo del taglio delle spese. Sarebbe assurdo! Né è pensabile che alla scelta, già discutibile, di far cassa risparmiando sulla Giustizia si affianchino logiche campanilistiche e politiche che potrebbero far registrare la sopravvivenza di realtà a discapito di altre, senza alcuna logica e a solo discapito dei cittadini. Non permetteremo che venga attuata una tale soluzione. La Sibaritide e l’area urbana Corigliano-Rossano hanno bisogno di una forte e persistente presenza dello Stato. La chiusura del Tribunale significherebbe l’abiura totale al ripristino della legalità in questo territorio.
Ecco perché – aggiunge il Sindaco – insieme all’On. Giuseppe Caputo abbiamo chiesto massima collaborazione ai vertici nazionali dei partiti, a partire da quelli del centro destra. In questo clima di unione territoriale – aggiunge il Sindaco – facendo sintesi delle numerosissime attestazioni di sostegno che continuano a giungermi da tutti sindaci del territorio, faccio appello a tutte le forze politiche, da destra a sinistra, presenti in Città e nella Sibaritide affinché sensibilizzino i loro referenti parlamentari a partecipare all’incontro in programma per lunedì 4 giugno, alle 16 presso il Ministero della Giustizia, con il capo del dipartimento dell’organizzazione giudiziaria Luigi Birritteri. All’incontro prenderanno parte anche i rappresentanti del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Rossano e il presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Scarcello. La coesione politica che sapremo dimostrare in questa battaglia – conclude Antoniotti – sarà determinante per le sorti del presidio giudiziario rossanese.