Reggio: abusivismo edilizio in località “Lupardini”, una denuncia
Continua l’azione dei Reparti territoriali del Corpo forestale dello Stato indirizzata alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio ambientale della provincia di Reggio Calabria. Come già è stato dato conto in alcuni comunicati stampa, negli ultimi giorni, nel corso dei costanti controlli operati su tutto il territorio provinciale, il personale del CFS continua a rilevare e denunciare diversi episodi di abusivismo edilizio anche a discapito di aree con alto valore paesaggistico ambientale.
L’ultimo in ordine di tempo, vede protagonista il personale del Comando Stazione di Reggio Calabria, che, durante uno dei controlli quotidiani del territorio di competenza, notava, nella località “Lupardini” posta sui primi contrafforti della Collina di Pentimele, una struttura in cemento armato e laterizi, in corso di costruzione. Lo stesso manufatto si presentava occultato esternamente da pannelli di truciolato, mentre il tetto spiovente era stato realizzato con lamiere coibentate. All’interno del fabbricato, era già stata effettuata la tramezzatura ed erano stati predisposti gli impianti idrico, termico ed elettrico. Inoltre, l’edificio realizzato ad un solo piano fuori terra, ed avente dimensioni complessive di oltre 180 metri quadrati, risultava dotato di porte e finestre già complete di telaio. Dopo opportuni accertamenti effettuati con la strumentazione GPS in dotazione, veniva identificato il proprietario della costruzione, che non riusciva a portare in visione la necessaria documentazione atta a comprovare la liceità della costruzione. Al personale operante non rimaneva che porre sotto sequestro il manufatto abusivo, deferendo alla competente Autorità Giudiziaria tale P.A., 56 anni, per violazione della normativa urbanistico-edilizia e paesaggistico-ambientale.
L’episodio di abusivismo edilizio scoperto dagli uomini del Corpo forestale dello Stato, anche perché realizzato in un’area con particolare valenza paesaggistico ambientale, assume un aspetto di maggiore gravità poiché inficia le aree più rappresentative e importanti della città come la Collina di Pentimele, vero balcone sulla città e sullo Stretto di Messina sovrastato dai due storici e caratteristici fortini e che da anni è al centro di numerose iniziative volte alla sua salvaguardia e valorizzazione quale parco urbano, più volte minacciato dalla speculazione edilizia.