Militari calabresi in Afghanistan: cresce la fiducia della popolazione nelle istituzioni
Continua incessantemente il lavoro dei militari italiani - ed in particolari di quelli calabresi - in Afghanistan. Stamani i bersaglieri della Task Force South East, su base 1° reggimento, di stanza a Cosenza, hanno rinvenuto altri 4 ordigni esplosivi improvvisati, i cosiddetti IED, durante un’attività congiunta con le ANSF (Afghan National Security Forces) del distretto di Bakwa.
“Il ritrovamento – informa il tenente colonnello Francesco Tirino - è stato possibile grazie alle indicazioni dell’Elder (anziano) del villaggio di Dewalak, massima carica del piccolo agglomerato che ha comunicato il piazzamento degli ordigni esplosivi da parte degli insorgenti, lungo uno degli itinerari percorsi durante le attività di pattugliamento da parte delle forze della Coalizione”.
Gli ordigni sono stati fatti brillare sul posto dal personale specializzato del 21° reggimento genio di Caserta inquadrato all’interno della Task Force South East in supporto ai piumati del 1°. L’operazione ha visto impegnati per diverse ore genieri e bersaglieri nelle rispettive attività di bonifica del territorio per i primi e di realizzazione dell’imponente cornice di sicurezza per il secondi, il tutto ai 50° del sole cocente dell’Afghanistan.
“L’episodio, che segue di poco quello altrettanto significativo della riapertura di un negozio nel vecchio bazar di Bakwa, chiuso da oltre un anno a causa delle forti pressioni da parte degli insorgenti nei confronti dei negozianti, e quello di altre segnalazioni simili testimonia ancora una volta - afferma ancora il “portavoce” dei bersaglieri cosentini - come grazie all’impegno, alla determinazione ed agli sforzi dei nostri militari, la popolazione locale abbia riacquistato fiducia nelle Forze di Sicurezza e nelle Istituzioni afghane al momento supportate per quanto riguarda i distretti di Bakwa e del Gulistan, dagli uomini e dalle donne del 1° reggimento bersaglieri”.