Morte Mario Alcaro, Abramo: una grave perdita
“La notizia della morte di Mario Alcaro, filosofo e docente catanzarese, non può che rattristarci perché ci priva di uno degli intellettuali più carismatici e fini del nostro tempo. E quando perdiamo un uomo di cultura della sua levatura non possiamo che sentirci tutti più poveri”. Lo da dichiarato il sindaco Sergio Abramo che ha voluto esprimere, anche a nome di tutta Catanzaro, il cordoglio per la scomparsa di un uomo che amava il sud. “Era un meridionalista convinto, capace attraverso i suoi scritti e il suo pensiero, di fornire chiavi di lettura sempre convincenti sulle grandi tematiche che riguardano il Mezzogiorno. Per questo i suoi studenti, ma più in generale tutti i suoi interlocutori, restavano affascinati dal suo acume e dal modo in cui offriva all’uditorio le sue riflessioni. Un uomo che anche davanti al male – ha affermato Abramo - ha sempre reagito con determinazione, proseguendo i suoi studi e dando sfogo alla sua sagace penna, tant’è che l’ultimo suo lavoro sarà presentato tra qualche settimana. Alla sua famiglia, all’amata moglie e al suo caro figlio, esprimo la mia vicinanza e quella della città che, nel futuro prossimo, saprà certamente rendergli il giusto omaggio ricordando la sua figura”.
Cordoglio è stato espresso anche dal vice sindaco e assessore alla Cultura Sinibaldo Esposito, il quale ha voluto rimarcare la lucidità del pensiero di Alcaro, “un uomo coerente, appassionato ai problemi della sua terra e del suo tempo. Non è retorica affermare che con la sua morte – ha concluso Esposito – la Calabria perde sì un figlio illustre, il cui insegnamento, tuttavia, resterà ben presente per le prossime generazioni”.