Bianca Rende sulle dichiarazioni di Scopelliti
“L’intervista del Presidente Scopelliti ad Avvenire – ha detto Bianca Rende (coordinatrice regionale MPA-AD) - ha scoperchiato un Vaso di Pandora da cui stanno schizzando, come parenti serpenti, seri problemi esistenziali connessi a uno status che viene messo a rischio per quanti l’hanno interpretata come la minaccia di un’imminente esclusione. A legittima difesa, invocano la presenza nel territorio contro l’inesperienza della giovinezza altrui e la pretesa di legittimare a loro posto personaggi esterni o insignificanti liste civetta legate, guarda caso, sempre al territorio che, paradossalmente, viene usato da tutti con finalità opposte. E ancora una volta il “territorio” diventa una rendita, un pretesto legittimante a prescindere dai risultati raggiunti o ancor più dalle singole capacità di immettervi e rappresentarvi, invece, idee nuove e capaci di fargli superare le strozzature di una strutturale incapacità competitiva e d’inserimento in processi più ampi e alleanze più virtuose. Per non evocare l’immagine di naufraghi che si spingono l’un l’altro, per non cadere dalla zattera di salvataggio, dovrebbero semmai invocare criteri meritocratici, come il lavoro dell’esperienza parlamentare, oppure affiancarsi ai rottamatori che chiedono la testa e non la coda della politica che conta, coda che si brucia facilmente quando ci si comporta da peones, da “chi si contenta gode”. Il discorso di Scopelliti ha il limite di “fare volare gli stracci” e inoltre quello di perseverare nell’antipolitica :”A chi la tocca, la tocca”, come la peste manzoniana”.