Il movimento Reggio non Tace incontra il Questore Longo
“Nella giornata di ieri, siamo stati invitati – scrive in un comunicato il movimento Reggio non Tace - dal nuovo Questore di RC, dr. Guido Longo e, per oltre un’ora, siamo stati ricevuti da lui, in presenza del dr. Antonino Romeo, vice questore vicario. L’occasione dell’invito è stata la comunicazione presso il suo ufficio della manifestazione che avevamo organizzato domenica pomeriggio per esprimere al dr. Nicola Gratteri la nostra vicinanza e solidarietà, dopo la notizia delle minacce di cui, per l’ennesima volta, è stato fatto oggetto da parte della ‘ndrangheta. Essendo venuto a conoscenza della nostra esistenza, ha immediatamente voluto conoscerci. E l’incontro, infatti, è iniziato con una presentazione reciproca.
Il Questore ci ha raccontato qualcosa della sua esperienza professionale – che tra l’altro comprende anche alcuni anni nella nostra città –, soprattutto nell’azione di contrasto a tutt’e tre le organizzazioni criminali e in particolare riguardanti i successi ottenuti nella lotta alla camorra e la relazione importante che è riuscito a realizzare con la società civile.
Nella nostra presentazione, dopo aver raccontato qualcosa circa la nostra nascita, abbiamo esposto i nostri obiettivi, sia nell’impegno per il risveglio della società civile – attraverso gli incontri di riflessione che organizziamo ogni tre del mese –, sia nel rispondere agli eventi traumatici che segnano la vita dei cittadini di Reggio; in particolare con risposte immediate agli attacchi rivolti ai nostri magistrati e alle Forze dell’ordine. In questo contesto, abbiamo comunicato il nostro disappunto proprio in riferimento a un episodio che ci ha visti vicini alla Questura: in occasione dell’arresto del latitante Tegano, mentre da quel giorno s’è data grande enfasi alla comunicazione degli inneggiamenti dei familiari alla sua uscita dalla Questura, poco o niente fu detto della reazione spontanea delle tante persone che in poche ore risposero all’invito di RNT a manifestare lo sdegno per quanto accaduto al mattino e gratitudine alle Forze dell’ordine.
Il dr. Longo ci ha detto l’importanza che, p. es. a Palermo e Caserta, ha avuto l’informazione nel sostegno delle azioni di contrasto delle Forze dell’ordine e delle mobilitazioni della società civile e s’è impegnato a sollecitare un analogo impegno anche da noi. Ma ha voluto dirci la sua contentezza per la presenza di cittadini che hanno deciso di organizzarsi per non tacere, soprattutto ripensando al silenzio che imperava nel tempo in cui aveva lavorato qui. Abbiamo, quindi, descritto le scelte che abbiamo fatto circa il nostro modo d’operare: l’assoluta gratuità e la nostra libertà da qualsiasi etichetta e, conseguentemente, la decisone di non diventare associazione, ma di mantenere il carattere di movimento, composto da gentegente che decidono responsabilmente di metterci la faccia personalmente. Il Questore ha apprezzato questo nostro stile d’azione e ha intuito bene che questo spesso ci rende indigesti da parte di qualcuno.
Infine, proprio per la sintonia che s’è creata, abbiamo progettato di tornare a incontrarci, anche per organizzare insieme – dopo l’estate – un evento del tre d’ogni mese, per consentire a lui di parlare con i cittadini e ai cittadini di diventare interlocutori di chi mette la propria vita a servi-zio della città. Gli abbiamo espresso, infine, la nostra gratitudine per l’invito e soprattutto per la cordialità e au-tenticità con cui abbiamo potuto dialogare con lui”.