Cariati, la tartaruga Caretta Caretta depone uova sul lido
Qualità della vita e delle acque, nella serata di ieri, una tartaruga Caretta Caretta, la più comune del Mar Mediterraneo, è sbarcata sul litorale cariatese per deporre le uova. Aveva una lunghezza di 50 cm per più di 30 kg di peso. Dopo aver depositato le uova ha ripreso il suo cammino in mare. Il comune ha emesso un'ordinanza di limitazione all'area interessata: sul Lungomare, nei pressi del Lido “Ritrovo”, proprio per consentire la schiusa che va dai 46 ai 60 giorni.
In alcuni casi, però, si può arrivare anche ad un massimo di 90 giorni. Immediato, nella giornata di ieri (martedì 19), l'intervento delle autorità competenti. Evidentemente contenti per la bella e gradita sorpresa sia il Sindaco Filippo Sero che l'assessore all'ambiente Sergio Salvati. Si tratta – dichiarano – di un evento raro ed eccezionale anche se non è la prima volta che il nostro mare ed il nostro litorale diventano alcova preferita dal passaggio di questi splendidi esemplari; così come per i delfini, spesso avvistati non lontani dalla riva. L’ultima volta – ricorda il Primo Cittadino – è avvenuto lo scorso aprile in occasione della giornata ecologica 2012. Sicuramente – concludono Sero e Salvati – per l’immagine di Cariati, destinataria per il quarto anno consecutivo della Bandiera Blu, questa visita improvvisa rappresenta una bella cartolina per la qualità complessiva del nostro patrimonio paesaggistico e naturale. La Guardia Costiera, guidata dal Comandante della Capitaneria del Porto di Cariati, Maresciallo Antonio Paparo, insieme alla squadra, ha delimitato subito l'area per evitare ai tanti curiosi di non disturbare l’ospite d’eccezione.
Le uova hanno un'incubazione tra i 42 e i 65 giorni e, grazie a meccanismi non ancora chiariti, si schiudono quasi tutte simultaneamente; con differenze sostanziali tra i vari substrati che costituiscono la spiaggia dove è stata fatta la deposizione: la temperatura e l'umidità del suolo, la granulometria della sabbia sono fattori determinanti per la riuscita della schiusa. La temperatura del suolo determinerà il sesso dei nascituri.