Umberto I°, Gallippi: ancora nodi da sciogliere, intervenga Abramo
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Carmine Gallippi“Lista Scopelliti Presidente”
“Ho seguito con molta attenzione la pratica relativa all’Umberto I° ed insieme all’allora assessore Scarpino ho potuto comprendere quali fossero le volontà della passata amministrazione comunale e soprattutto quali i benefici che il progetto avrebbe portato al suo avvio. Oggi, più che mai, mi preme capire cosa possa accadere e soprattutto come. La convenzione citata recentemente dal consigliere Nisticò (capogruppo della “Lista Scopelliti”, gruppo cui faccio riferimento) parte da alcuni punti precisi, quale il finanziamento ottenuto dalla Regione per la realizzazione di un Centro diurno di Eccellenza, l’acquisto da parte del Comune di 150.000,00 di arredi ed la disponibilità dell’Asp ad ubicare il Centro d’Eccellenza nei locali siti al piano terra. L’amico Nisticò ha spiegato in maniera chiara quali siano i presupposti per l’avvio immediato delle attività e quali i nobili scopi cui l’Umberto I° deve rispondere.
A tale proposito è opportuno però chiarire meglio quali siano i contenuti con cui riempire la struttura, visto che la citata convenzione spiega esclusivamente la destinazione relativa al piano terra e non cita in alcun punto il resto dell’immobile, anzi la stessa sottolinea in maniera inequivocabile come tale area debba essere “isolata” dal resto dell’edificio. Visto che il Comune di Catanzaro e la Regione sono stati gli unici a finanziare il progetto e che il primo ha concesso in comodato d’uso all’Asp, per 40 anni, i locali dell’Istituto Umberto I°, sarebbe opportuno nell’interesse del capoluogo che attraverso la rimodulazione della convenzione (richiesta dall’Asp) si portasse a compimento una delle operazioni nel campo sociale più importanti degli ultimi anni; il tutto attraverso l’ottenimento della gestione diretta, da parte dell’ente comunale, della struttura in questione.
Tale gestione potrebbe avvenire anche attraverso l’utilizzo di associazioni già operanti nel territorio e dei loro volontari (quindi a costo zero per le casse pubbliche). Qualora si volesse dare un indirizzo ancora più specifico all’utenza, come nei casi di malati con ridotta autonomia psico-fisica e relazionale o con malattia di Alzheimer o altre demenze che vivono nel proprio ambiente familiare, allora il percorso sarebbe ancora più in discesa, poiché proprio nella nostra città vi è più di un’associazione che da anni si occupa di tali servizi con risultati ovunque riconosciuti. Sull’argomento credo di potere contare sulla comprensione dell’assessore Caterina Salerno, la cui esperienza nel campo è da tutti riconosciuta e che sono certo sia stata delegata alle Politiche Sociali proprio per tali doti. A questo punto è giusto che la situazione venga presa in pugno anche dal Sindaco Abramo, il quale, insieme al valido aiuto dei consiglieri comunali tutti, saprà fare valere l’interesse di Catanzaro e dei suoi cittadini.”
Le opinioni espresse in questa pagina non impegnano in alcun modo la nostra testata rispecchiando esclusivamente il pensiero dell’autore a cui viene rimandata ogni responsabilità per quanto in essa contenuto.