Scuola, Caligiuri: nei programmi dei licei non valorizzati gli scrittori meridionali e le donne
“L'Italia è una nazione culturale, perché l'Italia è nata prima dell'Italia attraverso la lingua dei suoi grandi scrittori: Dante, Petrarca, Boccaccio. Proprio nel momento in cui sono appena trascorse le celebrazioni sui 150 anni dell'Unità d'Italia non si possono quasi del tutto ignorare, proprio nei programmi scolastici, i grandi scrittori del Sud Italia e non tener conto delle qualificate scrittrici del nostro Paese”.
L’Assessore alla Cultura della Regione Mario Caligiuri - che è anche il Presidente del Coordinamento della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni - ha cosi' commentato la delibera della Giunta Regionale che recepisce l'ordine del giorno del Consiglio Regionale della Calabria illustrato dal Capogruppo del PDL Giampaolo Chiappetta e proposto dallo stesso Chiappetta insieme a Giovanni Bilardi (Scopelliti Presidente), Alfonso Dattolo (UDC) e Giulio Serra (Insieme per la Calabria). L'esecutivo presieduto da Scopelliti, su proposta dell'Assessore Caligiuri, ha recepito questo atto di indirizzo, attraverso il quale si prende atto che le "Indicazioni nazionali" per la redazione dei libri di testo dei licei non valorizzano gli scrittori meridionali e le scrittrici donne. Pertanto, la Giunta Regionale si è impegnata “ad inviare al Ministero dell’Istruzione una ufficiale richiesta di integrazione delle “Indicazioni nazionali” con autori del Sud e con autrici di tutte le regioni italiane che hanno dato lustro alla nostra cultura”. “Fra i vari autori del Novecento – spiega Caligiuri - si nota l’ingiustificata assenza di scrittrici, con la sola eccezione di Elsa Morante, mentre mancano del tutto gli autori del Sud della seconda metà del ’900, tranne i soli Luigi Pirandello e Giovani Verga, che appartengono alla prima metà del secolo”.
“È un limite che sono certo sarà riparato – conclude Caligiuri – tenuto conto della sensibilità e dell'intelligenza del Ministro Francesco Profumo”.