Talarico interroga Scopelliti e Pugliano per assetto paesaggitistico Bonifati

Cosenza Politica

Mimmo Talarico, consigliere regionale dell’Idv, ha presentato una interrogazione a risposta immediata al Presidente della Giunta regionale, On. Giuseppe Scopelliti, ed all’Assessore all’Ambiente, On. Francesco Pugliano, in ordine ad abusi commettendi in località S. Maria del Comune di Bonifati (CS) ed alla tutela delle coste da interventi di cementificazione per sapere quali concrete iniziative, di tipo conoscitivo ed interdittivo, si intendono assumere riguardo ai casi di abuso e di modificazione dell’assetto paesaggistico - ambientale in località S. Maria nel Comune di Bonifati (CS) e se non sia il caso di assumere come prioritaria la lotta all’abusivismo ed alla cementificazione selvaggia sulle nostre coste, nel quadro delle politiche di sostegno e di rilancio dell’economia turistica regionale e di tutela del territorio.”

Il Comitato WWF del Medio-Alto Tirreno cosentino ha segnalato alle competenti autorità (Soprintendente per i Beni Paesaggistici per la Provincia di Cosenza in primis) un una serie di abusi che si starebbero commettendo sulla scogliera di Santa Maria in località Zilletta del Comune di Bonifati (CS) che è ricompresa nel Parco marino della Riviera dei Cedri ed assoggettata a vincolo paesaggistico. “Questo promontorio – scrive Talarico nell’interrogazione- è classificato ad alto rischio idrogeologico ed è attraversato per giunta da una galleria ferroviaria, che ne rende ancora più precaria la stabilità geomorfologica e sulla roccia prospiciente il mare dello stesso promontorio, da circa un mese si sta lavorando alla costruzione di una scala, che, con ogni evidenza, reca oltraggio al paesaggio ed all’ambiente circostante seppur per tali lavori il Sindaco della cittadina tirrenica afferma di non aver ricevuto alcuna richiesta di inizio lavori né alcun progetto.

Nonostante le ripetute sollecitazioni del WWF, né l’Amministrazione comunale di Bonifati, né la Soprintendenza per i Beni Paesaggistici, né l'ufficio competente per il nulla osta paesistico - ambientale della Provincia di Cosenza, né la Regione Calabria avrebbero finora assunto le dovute iniziative atte ad impedire ulteriori scempi ed a sanare le situazioni più critiche venutesi a creare in quell’area. Tali casi di abusivismo e di stravolgimento dell’assetto paesaggistico – conclude Talarico- costituiscono esempi di una più generale condizione di illegalità riscontrabile nei processi di edificazione sulle nostre coste”.