Festival Internazionale dell’oralità popolare: la Provincia di Cosenza partecipa a Torino
L’Assessorato Provinciale alle Minoranze Linguistiche parteciperà da giovedì 5 fino a domenica 8 luglio, a Torino, alla VII^ Edizione del Festival Internazionale dell’Oralità Popolare, dedicato alla trasmissione dei saperi, con una mostra itinerante sulla storia, l'arte, la cultura e le tradizioni delle minoranze etniche arbereshe ed occitane della provincia di Cosenza.
Il Presidente della Provincia On. Mario Oliverio e l’Assessore Provinciale alle Minoranze Linguistiche Maria Francesca Corigliano hanno voluto che la Provincia fosse presente a Torino intravedendo in questa iniziativa un’occasione di incontro e dialogo in grado di favorire lo scambio di esperienze tra i protagonisti, soprattutto delle nuove generazioni, della vita sociale delle due sponde del Mediterraneo. Considerando, infatti, l’incontro e lo scambio di esperienze, progetti e prospettive politiche, i mezzi privilegiati per il superamento delle barriere culturali e per la creazione di una cittadinanza attiva, consapevole e partecipativa.
La tre giorni del raduno di Op è un momento di tutta la “Rete” della Cultura Popolare per fare il punto della situazione, monitorare i progetti di ricerca e le attività che si sono realizzate sui territori durante l’anno; incontrare “Maestri” e Testimoni” affinché la trasmissione alle generazioni future possa passare attraverso l’atto performativo, fatto di principi di improvvisazione ed imitazione; scambiarsi idee e buone pratiche da riportare nei comuni e nelle province del nostro bel paese.
In particolare i più giovani guardano con attenzione ai riti ed alle festa di antica memoria, e sono al centro di questa riflessione, in maniera non retorica, senza cercare passati idilliaci, ma con la voglia di guardare avanti. Per l’edizione 2012 vengono messi in evidenza i racconti e le esperienze di alcune “buone pratiche”, definizione entrata nel linguaggio comune che traduce l’americano “best practice”. Per buone pratiche si intendono le esperienze più significative o comunque quelle che hanno creato un metodo efficace, innovativo e sostenibile e che può diventare ripetibile e applicabile in altri territori, con simili contesti. Quest’anno si analizzano le buone pratiche, italiane ed euro-mediterranee, in alcuni campi specifici: la casa, il lavoro e l’economia.