Ultimo saluto al presidente emerito Antonio Madeo
Ieri sera, all’interno della Cattedrale nel centro storico, c’è stato l’ultimo saluto al Presidente emerito dei tribunali di Rossano e Cosenza, dott. Antonio Madeo, alla presenza di molte autorità, giudici, avvocati, forze dell’ordine, sindaci del territorio, amici, parenti, semplici cittadini.
Il giudice Madeo, così chiamato comunemente da tutti, era nato a Longobucco e da anni risiedeva nella città di Rossano. Persona colta, stimata da tutti, aperta sempre al dialogo e al confronto, sempre presente a tutte le iniziative socio-culturali: l’ultima sua apparizione pubblica è stata in occasione dell’Ordinazione Episcopale di S.E. Mons. Franco Milito, all’interno dello stadio comunale “Stefano Rizzo” di Viale Sant’Angelo, lo scorso 13 maggio. Molti i telegrammi di cordoglio arrivati alla famiglia, in queste ultime ore, dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, al Rettore dell’Unical, La Torre, i quali hanno voluto manifestare il loro profondo dolore per la scomparsa del giudice Madeo. <Esprimo innanzitutto le più sincere condoglianze ai familiari del dott. Madeo – ha dichiarato La Torre – che ho avuto modo di apprezzare per l’equilibrio delle sue azioni e l’altissimo senso del dovere che hanno sempre caratterizzato il suo ruolo e la sua responsabilità di Presidente del Tribunale di Cosenza. Ricordo, poi, l’affettuosa vicinanza e l’attenzione che il dott. Madeo ha sempre avuto nei confronti dell’Università della Calabria – prosegue nella sua riflessione il Rettore dell’Unical – da lui considerata un presidio ineludibile ed un riferimento essenziale nel lavoro e nell’impegno istituzionale finalizzato alla crescita civile, culturale e sociale della regione.
La figura del dott. Madeo – ha poi concluso La Torre – sarà certamente presente nella nostra azione quotidiana quale esempio cui ispirarci per affrontare non solo i momenti di difficoltà, ma per improntare ancor più il nostro lavoro ai principi e ai valori cui egli ha improntato la sua esperienza umana, oltre professionale, e che lo hanno posto all’attenzione generale. Dello stesso avviso è il primo cittadino di Cosenza, Mario Occhiuto, il quale ha dichiarato: “E’ con profondo dispiacere che apprendo della scomparsa di Antonio Madeo, uomo eccelso ed esempio di magistrato di grande valore, senza alcun dubbio un riferimento per i più giovani. Ci lascia una personalità di conclamato spessore che, con il suo operato di servitore dello Stato umile e riservato, tanto ha contribuito a dar lustro alla nostra città – afferma il sindaco Occhiuto – come del resto testimonia il conferimento della cittadinanza onoraria che il Consiglio comunale nel 2010 intese attribuirgli a titolo della sua brillante carriera ma anche del solido legame instaurato con Cosenza e con i cosentini.
Il ricordo della sua figura sarà certamente onorato da questa amministrazione affinché il modello di onestà, legalità e di autentici sentimenti di attenzione al prossimo che ha saputo tracciare, ne venga rispettato e perpetuato come è giusto che sia.” Il giudice Madeo, a giudizio di molti: tra cui i nipoti ed ex colleghi, ha lasciato un segno indelebile nell’intera comunità rossanese e non solo. La sua presenza mancherà a tante persone. Al termine del rito funebre, celebrato da don Antonio De Simone (Vicario generale della diocesi di Rossano-Cariati), il feretro è stato accompagnato da lunghi applausi, all’uscita dalla Cattedrale, in cui vi era anche un picchetto d’onore formato da Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco.