In tanti ad esplorare i fondali della Riserva Marina, partito il 1° campo di osservazione
Sabato 14 Luglio ha riscosso successo il 1° campo di osservazione di biologia marina organizzato da Acheloos Geo Exploring all’interno dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto. Il comfort di un noto villaggio turistico e la partecipazione della Sezione Provinciale della Croce Rossa di Crotone hanno permesso alle guide di svolgere il proprio lavoro di accompagnatori in tutta sicurezza consentendo la partecipazione di molti fruitori, gran parte dei quali giovanissimi, accompagnati dai genitori, e appassionati della materia.
Durante il briefing che ha preceduto l’immersione i membri del team Acheloos hanno descritto le principali regole di fruizione della Riserva Marina: dall’importanza del posizionamento di una boa segnasub, all’esecuzione di una pinneggiata che non comprometta i fondali, fino all’astensione dagli schiamazzi, dal contatto con le specie e dall’asportazione di qualsiasi organismo naturale, parte di un ecosistema in continua trasformazione; comportamenti che non solo tutelano l’ambiente, ma anche se stessi dalle conseguenze del contatto con eventuali specie pericolose.
Successivamente sono state mostrate su apposite schede plastificate gli scatti delle specie che popolano l’area e che una volta in acqua sarebbero state individuate da ciascuno e documentate dal video-operatore subacqueo. Infatti tra i componenti del gruppo Acheloos, oltre alle guide Riccardo e Marina Mittica, crotonesi ed esperti conoscitori dei fondali della riserva, vi erano anche Fabio Piccin e Roberto Pollinzi, specialisti della foto-video-ripresa subacquea, che hanno reso possibile, grazie alla documentazione raccolta, l’elaborazione di dati che permetteranno di conoscere lo stato di conservazione dell’ambiente sommerso indagato.
Al termine dell’esperienza i partecipanti hanno scoperto tante peculiarità inaspettate anche sulle specie più conosciute, si sono appassionati al mondo sommerso e alcuni hanno per di più superato le proprie paure. I risultati dell’esperienza hanno suggerito al team lo spunto per girare un documentario che possa diffondere la disciplina del meraviglioso mondo sommerso della Riserva Marina di Capo Rizzuto a un pubblico più vasto e meno propenso ad effettuare immersioni, ma ugualmente interessato alla sua conoscenza.