Europarlamento: respinto ricorso, Trematerra resta deputato
La prima sezione della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso dell'avvocato Oreste Morcavallo nell'interesse del sindaco di Acri, Gino Trematerra, ha annullato l'ordinanza della Corte d'Appello di Roma e quindi ha confermato il primo cittadino nella carica di parlamentare europeo. Erano stati due cittadini di Acri lo scorso 3 gennaio a impugnare la proclamazione di Trematerra a Bruxelles, eccependo l'incompatibilità tra la carica di parlamentare europeo e quella carica di sindaco. La Corte di Appello di Roma aveva accolto il ricorso dichiarando Trematerra decaduto dalla carica di europarlamentare per la tardivita' dell'opzione tra le due cariche. L'avvocato Oreste Morcavallo ha impugnato l'ordinanza con un ricorso alla Cassazione, eccependo in via preliminare la improcedibilità, l'irricevibilità, l'inammissibilità del ricorso originario proposto dai due cittadini per la tardività del ricorso proposto oltre il termine fissato dalla legge. Nel merito l'avvocato contestava l'incompatibilità avendo Trematerra svolto l'opzione tra le due cariche appena insediatosi a Bruxelles e, comunque, avendo, poi, rinunciato definitivamente alla carica di sindaco di Acri. Il 26 luglio la Corte di Cassazione accoglieva l'eccezione di inammissibilità della domanda originaria dei ricorrenti per tardività, cassando l'ordinanza della Corte d'Appello di Roma. "Esprimo grande soddisfazione - ha commentato l'avvocato Morcavallo - per l'accoglimento integrale della mia tesi giuridica e, cioè, che "l'esercizio dell'azione popolare in materia di eleggibilità ed incompatibilità nelle elezioni del Parlamento Europeo e' sottoposto a termini di decadenza" e non può essere, quindi, assimilabile, come erroneamente affermato dalla Corte d'Appello di Roma, alle elezioni comunali, provinciali o regionali".