Tirocini: convenzione tra Parco delle Serre e Università Reggio

Vibo Valentia Attualità

Una nuova e interessante iniziativa è stata portata avanti dal management del Parco delle Serre che, nell’attuare il rilancio dell’Ente, interviene su tutti i fronti che conducono allo sviluppo del territorio ed alla conoscenza del Parco stesso al di fuori dei confini regionali. Proprio in questi giorni, e poiché tra le finalità istituzionali dell’Ente Parco assume grande rilievo la promozione di attività di educazione, formazione finalizzate alla diffusione dei principi di salvaguardia ambientale e dei valori socio-culturali e tradizionali delle comunità che vivono nel territorio dell’area naturale protetta, il Commissario Straordinario Carchidi ha ratificato la Convenzione sottoscritta dall’Ente con la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, rappresentata dal Prof. Santo Marcello Zimbone, docente al Corso di Laurea in Scienze Forestali ed Ambientali.

Convenzione che apre la possibilità per l’Ente di ospitare presso le proprie strutture in qualità di tirocinanti gli studenti dell’importante Istituzione Universitaria. L’obiettivo dei tirocini formativi è quello di far vivere allo studente/tirocinante un’esperienza lavorativa pratica dalla quale impara e grazie alla quale può valutare le possibilità lavorative offerte dal proprio ambito di studio e, nello specifico, sull'incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Il tirocinante è un “ospite” che perciò si deve adattare alle regole dell'Ente che lo accoglie, rispettandone tutte le regole. L’avvio di tirocini di formazione ed orientamento svolto nell’ambito dell’Ente Parco, tuttavia, è un’importante iniziativa per entrambi le parti coinvolte.

Se è vero che l’Ente nell’accogliere il giovane studente universitario agevola le scelte professionali dello stesso, favorendone la conoscenza diretta del mondo del lavoro, è anche vero che il Parco, in quanto Ente Pubblico che si occupa della tutela e della salvaguardia del territorio amministrato, nonché della sua valorizzazione, può avvalersi del lavoro da questi svolto durante tale esperienza formativa e trasformarlo sapientemente in iniziative e progetti che abbiano una positiva ricaduta sul territorio destinatario promuovendo, naturalmente, l’immagine ed il nome del laureando. Già dai prossimi mesi quindi nuova linfa verrà apportata ai progetti di sviluppo e rilancio dell’Area Protetta.