Catanzaro: tre arresti per tentato omicidio
Nel corso di un servizio di controllo del territorio mirato al contrasto dei reati contro il patrimonio, un equipaggio della questura di Catanzaro ha intercettato in Via Vivaldi, proveniente contromano, un’autovettura Lancia Y di colore grigio con a bordo quattro soggetti di etnia rom. Gli stessi alla vista dell’auto della Polizia si davano alla fuga con il veicolo imboccando contromano la Via D. Marincola Pistoia.
Ne è scaturito un feroce inseguimento. Nonostante l’uso di segnalazione lampeggiante blu, utilizzo di sirena bitonale e intimazione a fermarsi nelle forme previste, il veicolo non arrestava la sua folle corsa. L’inseguimento si protraeva per tutto il centro città e precisamente, Via D. Marincola Pistoia, via dei Bizantini, Via Milelli, Rotatoria del San Giovanni; le curve percorse contromano mettevano a repentaglio non solo l’incolumità degli agenti inseguitori, ed in particolare degli altri utenti della strada. La volante ha così chiesto l’ausilio di altre due pattuglie in Via dei Bizantini la Volante “Centro”, al fine di bloccare la fuga della Lancia Y che si era posizionata sul rettilineo al centro della carreggiata con il lampeggiante in azione. Il conducente della Lancia Y, vista la Volante al centro della strada, invece di fermarsi ha continuato la folle corsa puntando proprio contro l’auto di servizio.
L’ass. c. Ruga per intimare l’Alt con palina segnaletica, è fuoriuscito dal veicolo di servizio, ma nonostatnte ciò la vettura ha continuato la sua corsa rischiando di investire. Nello stesso istante, la Lancia Y, collideva l’AR 159 della polizia nella parte posteriore, nonostante l’autista della volante avesse tentato di sfuggire all’impatto spostando la vettura di servizio. La collisione ha per un’ attimo frenato la corsa dei malviventi ed in questa circostanza l’ass. c. Ruga ha intimato ai quattro di fermarsi. Gli stessi sono riusciti comunque a forzare il blocco. La fuga e inseguimento è continuato per le arterie cittadine fino alla via degli Svevi (quartiere Campagnella) dove sempre contromano i fuggiaschi si sono dirigetti in una stradina sterrata tra le abitazioni del quartiere, sempre tallonati dalle auto della polizia. Imboccata una strada senza uscita e nell’impossibilità di proseguire la marcia, gli occupanti della Lancia Y hanno lasciavato l’abitacolo della vettura proseguendo la fuga a piedi incuranti dell’intimazione di fermarsi. Gli stessi, dopo avere scavalcato diversi cancelli, muretti e rovi, e cercando di occultarsi tra degli arbusti posti a ridosso di una scuola elementare sono stati raggiunti dagli agenti tre di essi sono stati definitivamente bloccati e identificati in Nico Bevilacqua, Giovanni Passalacqua e Antonio Berlingieri mentre il quarto ha fatto perdere le proprie tracce. Una verifica ha rilevato che l’impatto subito dall’Alfa 159 targata Polizia F 8713 e causato dalla volontaria condotta di Nico Bevilacqua aveva provocato danni nella parte posteriore destra dell’auto di servizio, mentre l’altra riportava danni nella fiancata destra.
I fermati, già noti per la folta biografia criminale, sono stati dichiarati in arresto e tradotti in carcere a disposizione dell’A.G Presso i nostri Uffici veniva richiesto l’intervento del medico di turno della Guardia Medica, Giovanni Passalacqua, durante la fuga mentre scavalcava una recinzione in ferro si feriva alla coscia sinistra mentre il Antonio Berlingieri lamentava lievi lesioni alla fronte dovute all’impatto contro il vetro retrovisore interno, trovato rotto all’interno dell’abitacolo, nel momento in cui collidevano contro l’auto di servizio. Il medico dopo aver visitato i due rilasciava certificato medico relativo alle cure prestate ed in particolare consigliava di far suturare la ferita alla coscia di Giovanni Passalacqua da personale del Pronto Soccorso. Infatti successivamente lo stesso veniva accompagnato presso l’Ospedale Pugliese per ricevere le cure del caso. I controlli di polizia hanno permesso di accertare che il conducente Nico Bevilacqua è privo della patente di guida perché mai conseguita. Mentre il veicolo risultava privo di copertura assicurativa obbligatoria. Pertanto si segnala lo stesso per violazione dell’art. 116/13 cds e nei suoi confronti si è proceduto per come previsto dal codice della strada. Ricorrendo la flagranza dei reati ascritti, rilevato che è obbligatorio l’arresto per il tentato omicidio, ed in ogni caso, accertata la pericolosità dei soggetti sulla base della condotta tenuta e della personalità desunta dai precedenti penali e di polizia raccolti nella specifica biografia criminale, gli stessi sono stati dichiarati in arresto e su disposizione del p.m. di turno, tradotti presso la Casa Circondariale di Catanzaro.