Asp: Catanzaro Lido avrà punto di primo soccorso
Il Distretto di Catanzaro Lido diventerà un presidio moderno e più efficace grazie all’investimento attuato dall’Asp. Ad annunciarlo il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Dott. Prof. Gerardo Mancuso, in occasione della consegna alla struttura di Lido di un nuovo ecocardiografo di ultima generazione. “Abbiamo deciso di istituire a Catanzaro Lido un Punto di Primo Soccorso (PIP) – ha detto Mancuso – che garantirà interventi di primo livello, soprattutto per i codici bianchi, e questo consentirà di ridurre le liste d’attesa e soprattutto l’estenuante attesa alla postazione di pronto soccorso presso l’ospedale civile. Inoltre, adiacente al Polo in via Crotone, costruiremo la cittadella amministrativa del Distretto di Catanzaro, grazie ad un accordo con il Comune di Catanzaro che consentirà di ottenere un terreno per edilizia sanitaria. Un progetto ambizioso per la città di Catanzaro che, assieme all'apertura del Centro Clinici Umberto I, avrà servizi territoriali adeguati ubicati in strutture efficienti. Abbiamo messo in campo una serie di azioni volte al miglioramento dei servizi e alla qualità delle prestazioni presto avremo infatti un presidio moderno e all’avanguardia rispetto all’attuale standard che è già soddisfacente, grazie ai servizi innovativi che stiamo attuando per migliorare le prestazioni più richieste da parte dei cittadini”.
In questa direzione, si inserisce anche la consegna del nuovo ecografo multidisciplinare di ultima generazione che consentirà di ridurre le liste d’attesa sull’ecocardiografia, oltre che avere servizi di qualità. “Un investimento importante – ha sottolineato il dg – che permetterà al centro di Lido di diventare il punto di riferimento non solo di tutta la zona sud della città capoluogo, ma anche dei paesi limitrofi che vanno verso l’area di Botricello: le popolazioni degli altri comuni della fascia jonica potranno così afferire a Lido sapendo di trovare servizi di qualità ed immediati, senza dover attendere ore prima di ricevere una prestazione. L’impegno di spesa è stato notevole, ma l’Asp su questa strada ha deciso di investire molto e non pensare al risparmio, perché l’investimento produce qualità dei servizi; questa è l’azione che stiamo portando avanti in tutta l’Azienda”.
“Abbiamo deciso di fornire presidi diagnostici di qualità in tutte le strutture sanitarie aziendali – ha spiegato Mancuso – per questo abbiamo consegnato dei nuovi ecografi in tutti i presidi che vanno a colmare un gap tecnologico fermo da moltissimi anni e che forniranno prestazioni molto più puntuali e precise. Inoltre gli ecografi che verranno sostituiti, saranno riposizionati nelle strutture presenti sul territorio, in modo da diffondere in modo capillare sul territorio l’attività diagnostica. In particolare con il programma di riposizionamento degli ecografi abbiamo deciso di fornire di questa strumentazione il presidio di Chiaravalle Centrale, il Polo sanitario di Badolato, il Polo di Maida e infine il Polo sanitario di Lamezia Terme, in modo da realizzare una rete di servizi capillare, anche perché poi è quella più diffusa, che consentirà di avere prestazioni in qualsiasi angolo della provincia di Catanzaro. Già lo scorso anno l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro aveva deciso un programma di riammodernamento della rete degli ecografi su tutto il territorio, attivando una gara che fosse tesa alla fornitura di ecografi multidisciplinari di alta qualità in tutti i presidi ospedalieri e nei Distretti dell'Asp.
Con queste nuove apparecchiature siamo riusciti ad aggiungere altri importanti tasselli nel progetto di riorganizzazione della rete sanitaria provinciale, un passo importante annunciato già da tempo e realizzato con grande difficoltà, considerato l’impegno economico-finanziario notevole, che sottolinea ancora una volta l’attenzione verso tutti i territori di competenza, ma che è stato fortemente voluto dalla direzione generale per poter così dare risposte concrete alla gente. L’ecografia è un’attività diagnostica che è diventata fondamentale per la diagnosi di malattie di comune impatto sociale. Si tratta di un sistema di indagine medica che non utilizza radiazioni ionizzanti, ma si basa sull'uso degli ultrasuoni, per mezzo di una sonda che viene semplicemente appoggiata sulla pelle e poi manovrata dal medico. Sicura e sufficientemente precisa, ha un vastissimo campo di applicazione e consente di effettuare indagini sulle strutture del corpo umano”.
“Si tratta di un investimento particolarmente importante – ha evidenziato il direttore generale Mancuso – che va a colmare un gap di apparecchiature attualmente presenti nelle strutture dell’Asp che erano ormai vetuste e poco funzionali. Abbiamo ammodernato un parco macchine importante ed effettuato un investimento che consentirà agli utenti una serie di prestazioni di alta qualità. Questo dimostra, per l’ennesima volta e senza alcun dubbio, il notevole investimento che abbiamo operato su tutte le strutture provinciali: molto è stato già realizzato, come l’investimento sulle attrezzature, la ristrutturazione dei reparti, investimenti sul comfort per gli utenti, così come altre opere saranno effettuate nel prossimo anno e mezzo”.