Politica, Lagonia (Udc): occorrono cristiani veri per un vero impegno

Catanzaro Politica

“Con l’imminente incontro di Chianciano l’Udc si appresta ad operare delle scelte che, ci auguriamo, possano offrire un contributo importante ad una politica nazionale da troppo tempo adulterata dall’assenza stessa dell’identità politica, sostituita da populismi, personalismi e insulti che, a loro volta, hanno provocato la reazione di offerte solo apparentemente nuove ma che in realtà ripropongono lo stesso schema. - È quanto scrive in una nota stampa Fabio Lagonia – Udc Catanzaro - L’Udc, erede di quell’insostituibile patrimonio ideale costituito dalla cultura cristiana, ha oggi l’opportunità di restituire credibilità al sistema dei partiti, avendo già mostrato responsabilità nelle posizioni prese da Casini e Cesa durante gli ultimi anni, pur tra contraddizioni generate in alcuni contesti locali.

Se perciò si vuole offrire una svolta dirimente è indispensabile compiere scelte forti, nette, chiare ed inequivocabili. Per esempio, in ambito Udc, credo sia inutile inseguire in modo indeterminato il concetto di moderatismo quando questa parola è inflazionata dall’uso che molti ne fanno, a destra e a sinistra, senza che ne siano esattamente definiti i contenuti. Piuttosto ritengo vitale riscoprire la propria identità storica e di valori e richiamarsi a questi, ancorché in una visione adeguata alle sfide attuali.

La nuova offerta politica che scaturirà dall’Udc dovrà essere, per dirla con Dario Antiseri, non un partito “dei” cattolici ma un partito “di” cattolici: un partito laico profondamente e saldamente ispirato alla Dottrina sociale della Chiesa la quale, a differenza di alcune esperienze di sinistra e di destra costrette dalla storia a mutare pelle, offre alla politica un contributo di idee sempre attuali e attuabili, non soggette alla retromarcia. Laddove tanti partiti hanno mostrato errori dovuti al proprio assetto ideologico, il “centro” ha mostrato le sue pecche non già per un difetto ideologico quanto per una scarsa adesione dei suoi uomini a quei valori. Recuperare i quali, genuinamente, rappresenta l’unica strada percorribile per rappresentarsi credibili e non subalterni. Ciò può restituire quell’identità forte, probabilmente minoritaria, ma non fittizia e non legata al momento elettorale, che può offrire dignità al soggetto politico che eventualmente evolverà dall’Udc.

Già Sturzo e già De Gasperi, nelle relative epoche, avevano compreso l’importanza dell’impegno unitario dei cristiani rispettivamente con il Partito Popolare e con la Democrazia Cristiana. I tempi d’oggi reclamano, dopo decenni di diaspora, un nuovo impegno unitario tramite un soggetto politico all’altezza, laicamente ispirato al Cristianesimo. Mi piace richiamare ancora una volta Dario Antiseri quando tuona sui cattolici in politica “bravi e presenti ovunque ma inefficaci dappertutto”; ciò che evidenzia ancora di più la necessità di raggiungere l’efficacia politica non da eroi solitari ospitati in questo e in quel partito, a destra come a sinistra, bensì attraverso un soggetto politico aperto a tutti e laicamente ispirato alla Dottrina sociale della Chiesa. I contenuti ci sono già, e sono incrollabili. Quello che occorre sono i cristiani veri in grado di impegnarsi in politica”.


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