‘Ndrangheta: rischia terzo scioglimento comune Taurianova
Sciolto per infiltrazioni mafiose nel '91 (fu il primo caso di applicazione della normativa che prevedeva la sospensione degli amministratori sospettati di collusioni mafiose) e poi ancora nel 2009, il consiglio comunale di Taurianova, nel reggino, rischia un altro commissariamento. Stamane si è insediata la commissione d'accesso agli atti dell'ente nominata dal prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli. A guidarla il viceprefetto Francesca Crea. Sindaco attuale di Taurianova è Domenico Romeo, in carica ai tempi del commissariamento del 2009, rieletto lo scorso anno.
La legge che prevede il commissariamento per i comuni a rischio di infiltrazione mafiosa risale al 1991 e fu proprio il caso di Taurianova, centro della piana di Gioia Tauro insanguinato da una faida decennale, a determinarne il varo. Il sindaco Romeo fu eletto nel maggio 2011 con il sostegno dell'Udc e di liste di centro-destra. Taurianova balzò agli onori delle cronache anche perché era considerata feudo di Ciccio Macri', detto "Ciccio Mazzetta", già assessore provinciale, discusso presidente dell'allora unità sanitaria locale, in quota Dc, vero dominus della politica cittadina e detentore di un congruo pacchetto di voti grazie - era l'accusa - al suo potere clientelare. In carica all'epoca del primo scioglimento era la sorella Olga.