Motori: la salita della Sila si correrà il 7 ottobre
La 26esima “Salita della Sila” sta per accendere di nuovo i motori. La più antica e affascinante cronoscalata italiana, organizzata dalla scuderia Cosenza corse e dall’Aci provinciale, cerca di sconfiggere la crisi e ritorna nel calendario del Trofeo Italiano Velocità Montagna. Sarà la settima prova della serie cadetta Csai, programmata per il 6 e 7 ottobre sull’affascinante e complesso tracciato di 9,5 km che da Cone d’Aria di Celico si inerpica fino al valico di Montescuro.
A breve ripartiranno dunque le iscrizioni, che attireranno sul promontorio silano i migliori esponenti dell’automobilismo in salita. La Cosenza corse, nella persona del presidente Sergio Perri, in collaborazione con l’Aci del presidente Pietro Bruno, con il delegato provinciale Csai Gaetano Tropea e con la Provincia del presidente Mario Oliverio, sta rimettendo in moto la macchina organizzativa che, a dir la verità, non si è mai fermata. Il tracciato è già stato interessato dai lavori che hanno messo in sicurezza il percorso e le zone contigue. Gli uomini della Provincia, inoltre, hanno già lavorato sul manto stradale per garantirne l’efficienza. Ulteriori interventi saranno fatti naturalmente nelle prossime settimane, in attesa che lo show ricominci.
Scalpitano già i migliori piloti, e i tifosi di casa aspettano soprattutto il nuovo idolo locale Domenico Scola jr., strepitoso in questa stagione proprio con le insegne della Cosenza corse a bordo di Osella Pa 21. Nell’ultima gara di Tivm, sull’altro tracciato interno, la Luzzi-Sambucina, Scola è salito sul gradino più alto del podio precedendo il reggino Carmelo Scaramozzino su monoposto Lola Zytek F. 3000. Il pilota di Pellaro, a Luzzi autore di un’ottima seconda manche, sarà uno degli avversari più pericolosi, come l’altro idolo di casa Rosario Iaquinta, in lotta per il titolo in gruppo CN. Insomma, i motivi per godersi una meravigliosa giornata di sport ci sono tutti. L’appuntamento è per il 7 ottobre sullo storico tracciato di Montescuro per la ventiseiesima “Salita della Sila”.