Lamezia. Bomba alla pizzeria dei Torcasio, arrestati gli autori

Catanzaro Cronaca

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lamezia Terme (Catanzaro) sono riusciti ad individuare e trarre in arresto gli autori del danneggiamento avvenuto ieri mattina all’alba, alla pizzeria “Mondo Pizzo”, di proprietà di Caterina Torcasio, sorella del collaboratore di giustizia Angelo Torcasio. Davanti al locale, che si trova in viale I Maggio a Lamezia, è stato fatto esplodere un ordigno artigianale che ha distrutto l’ingresso.

I dettagli dell’arresto saranno illustrati nel corso di una conferenza che si terrà stamani, 10 settembre alle 11, presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro ed a cui parteciperà il Procuratore Capo della Repubblica di Lamezia Terme, Domenico Prestinenzi, e il Procuratore Aggiunto della Dda di Catanzaro, Giuseppe Borrelli.

DETTAGLI | Sono finiti in manette i presunti autori dell'attentato alla pizzeria "Mondo Pizza" di Lamezia Terme, di proprietà della sorella di Angelo Torcasio, il collaboratore di giustizia che con le sue dichiarazioni, insieme a quelle di altri collaboratori, ha contributo all'arresto di ben 36 persone considerate affiliate alla cosca Giampà e tratte in arresto nell'ambito dell'operazione "Medusa".

Si tratta di due ventenni di Lamezia Terme: Antonio Minieri, che avrebbe svolto il ruolo di vedetta, e Roberto Cugnetto Di Cello, che avrebbe collocato l'ordigno davanti l'esercizio. Di questa ricostruzione ne sono convinti gli investigatori che sono risaliti ai presunti autori attraverso la visione di alcuni filmati del sistema di videosorveglianza situato nella zona dell'attentato e acquisiti nella fase delle indagini. Le telecamere, infatti, hanno registrato tutte le fasi preparatorie e dell'esecuzione dell'attentato.

I particolari delle indagini sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nel Comando provinciale dei carabinieri di Catanzaro, alla presenza del procuratore aggiunto della Dda, Giuseppe Borrelli, del procuratore di Lamezia Terme, Domenico Prestinenzi, del comandante della Compagnia carabinieri di Lamezia, Stefano Bove, che era affiancato dal nuovo comandante, Fabio Vincelli, e dal tenente Giuseppe Agresti.

h 17:45 | È la prima volta nella storia criminale lametina che vengono individuati gli autori materiali di un gesto intimidatorio. Antonio Minieri e Roberto Cugnetto Di Cello, entrambi incensurati, sono accusati di danneggiamento aggravato e porto illegale di esplosivo. Si sarebbe trattato di una strategia volta a intimidire le collaborazioni alla giustizia. La deflagrazione avrebbe potuto investire anche passanti, nel caso si fossero trovati nei paraggi. L'episodio è da ricollegare alla serie di intimidazioni compiute nelle scorse settimane ai danni di parenti di collaboratori di giustizia che hanno contribuito alle indagini che hanno portato all'arresto di presunti capi e gregari della cosca Giampà. Il fatto che siano stati utilizzati due incensurati per posizionare l'ordigno, secondo la procura, "è la conferma delle difficoltà in cui si trova a operare la cosca, costretta a reclutare persone non esperte".