Centrale Enel del Mercure: conferenza dei servizi slittata di 15 giorni

Calabria Attualità

“Ogni giorno di ritardo produce duecento giornate lavorative non effettuate. Con la giornata di oggi, in Calabria, iniziano le lezioni per studenti ed insegnanti e contemporaneamente ha inizio la settima settimana di non lavoro per le maestranze delle ditte appaltatrici nei lavori della centrale Enel del Mercure. Quello che temevamo è purtroppo successo. La conferenza dei servizi, convocata per giorno 10 settembre, su richiesta di un soggetto interessato, è slittata di quindici giorni. Il prossimo appuntamento è per lunedì 24 settembre. – Lo comunicano in una nota per le Segreterie regionali Calabria Filctem-Cgil – Flaei-Cisl – Uilcem-Uil, Umberto Pisanti – Domenico Portaro – Gino Campana -Siamo stati rassicurati che questo rinvio, peraltro previsto anche dalla legge, è stato un atto dovuto ma che non ci saranno altri rinvii e che la conferenza rispetterà i tempi previsti per una risposta definitiva.

Aspettiamo fiduciosi l’iter burocratico della vicenda, ma vogliamo ricordare a tutti i soggetti interessati che ogni giorno che passa è un giorno in più di disoccupazione per centinaia di lavoratori. I soliti “azzeccagarbugli” continuano nella loro opera irresponsabile di un uso sfrenato di carte bollate per ricorsi burocratici di ogni genere, ma noi sappiamo bene e con noi lo sanno anche i cittadini ed i lavoratori interessati, che una piccola centrale di 35 MW a biomasse, che brucia legno vergine, con filtri di ultima generazione (cosa che non hanno i caminetti delle case) non potrà mai produrre inquinamento ne danni contro la salute di chi vi opera. È un dato di fatto incontrovertibile. Chi continua a fare guerra contro un insediamento che gode dei vantaggi della comunità europea perché produce energia pulita, è in mala fede e probabilmente ha altri interessi che di corretto non hanno proprio nulla.

Per quanto ci riguarda, continueremo a tenere alta l’attenzione affinché la conferenza si pronunci positivamente entro i termini previsti dalla legge e saremo sempre al fianco dei lavoratori che chiedono solo di poter lavorare con dignità, per avere la possibilità di restare nella propria terra”.