Economia: approvato Dl 147/2012, l’apprezzamento di Caridi
L’Assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi ha espresso apprezzamento per l’approvazione del decreto legislativo 147/2012, in vigore dallo scorso 14 settembre, recante l’introduzione di alcune norme che comportano una consistente semplificazione per le attività economiche. Un provvedimento – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - che ritocca, a distanza di quasi due anni, il decreto legislativo n. 59/2010 contribuendo alla sburocratizzazione dell'avvio delle attività ed a rafforzare la tutela del consumatore. Il nuovo apparato normativo si propone di semplificare e snellire le procedure di inizio attività nel settore dei servizi al fine di favorirne libera circolazione e contribuire al processo di liberalizzazione e semplificazione del mercato.
In questo senso l’Assessore Caridi ha ricordato che “la Regione, con la delibera n. 867/2010 adottata dalla Giunta Scopelliti, aveva anticipato di circa due anni l’interpretazione del decreto 59/2010, in termini di semplificazione e liberalizzazione, che viene oggi sancita dal decreto legislativo n. 147”. L’obiettivo perseguito dal governo era stato quello di favorire un maggiore dinamismo imprenditoriale nel settore dei servizi, in un periodo in cui si avvertiva la forte crisi che ha caratterizzato questi due anni. Con queste motivazioni il Dipartimento Attività Produttive aveva lavorato al provvedimento che rendeva molto più rapida e semplice l’apertura degli esercizi e l'avvio delle nuove attività nel settore dei servizi.
Ed in effetti, oggi, il decreto 147/2012 riscrive le norme sull'accesso alle attività economiche attraverso l'introduzione della segnalazione certificata di inizio attività (Scia). La Scia, modificata dal decreto legge n. 5/2012 sulle semplificazioni, sostituisce la precedente Dichiarazione di inizio attività (Dia). Il decreto correttivo dispone, inoltre, che nei casi in cui resta la necessità di autorizzazioni, si applichi, salvo le eccezioni di legge, l'istituto del silenzio-assenso. Una serie di correttivi ed agevolazioni che la Regione aveva, nei fatti, anticipato con l’adozione della delibera 867 che dettava precise direttive indirizzate alla semplificazione delle procedure ed alla liberalizzazione in tema di autorizzazioni per l’avvio di nuove attività economiche.