Vibo: 11 ad alunno per pitturare scuola Don Bosco. Colelli, squallida vicenda
“‘La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita’. questo è quanto recitano i primi due commi dell'articolo 34 della costituzione repubblicana che indica l'istruzione come un servizio indispensabile da offrire a tutta la popolazione, indipendentemente dalle possibilità economiche di cui gode, al fine di garantire la crescita culturale, civica e morale dell'intero paese. Riguardo alla manutenzione degli edifici scolastici dispone in particolare l'art. 3 della L 23/96 il quale prevede che, in attuazione dell'articolo 14 della L 142/90, che ha disciplinato l'Ordinamento delle Autonomie Locali, la realizzazione, la fornitura la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici spetta ai Comuni, per le scuole di grado inferiore ed alle Province, per gli istituti e scuole di istruzione secondaria superiore.
Passaggi di legge che devono essere finiti in secondo piano nella nostra città perché, a quel che mi risulta, nei giorni si è verificato un fatto che reputo di una gravità inaudita per un paese, c.d. Civile, che crolla giorno dopo giorno sempre più in basso, travolto da una decadenza sociale e morale che porta con se quanto di conquistato, in termini di diritti, sino ad ora. - Lo scrive Francesco Colelli Coordinatore Provinciale Federazione Giovanile Comunisti Italiani Coordinamento Nazionale - Infatti, pare, che i genitori degli alunni della scuola elementare Don Bosco, che per quanto detto prima gode della manutenzione “ordinaria e straordinaria” ad opera del Comune, si siano visti consegnare la richiesta di un contributo, di 11 euro ad alunno, per “lavori di pitturazione” delle aule, dimenticando (volutamente) che i cittadini già versano, con le tasse, la quota atta a garantire la regolare erogazione dei servizi/diritti sanciti dalla costituzione.
Da questa, squallida, vicenda si evincono con chiarezza due cose: la prima è che il Comune deve essersi affidato ad artisti di fama internazionale, paragonabili a Giotto o Mantegna, se per pitturare una delle piccole classi della scuola Don Bosco le famiglie hanno sborsato quasi o più di 300 euro (le “classi pollaio”, volute dalla Gelmini, contano anche 30 alunni); la seconda, ancora più grave, è data dal silenzio riservato alla vicenda dai consiglieri comunali di maggioranza, sempre più portatori degli interessi di pochi, troppo indaffarati a chiedere al proprio assessore l'abbassamento dell'IMU sulla seconda casa, senza aver prima speso una parola per chiedere l'abbassamento delle case per chi di casa ne ha una sola.
La speranza - conclude Colelli - che presto venga fatta chiarezza, su questa situazione, viaggia in parallelo al graduale consolidamento della convinzione che si è ormai impadronita della stragrande maggioranza dei cittadini vibonesi, quella di avere un sindaco e una giunta che hanno ormai perso di mira i bisogni della cittadinanza, troppo indaffarati nel mettere a tacere le continue lotte intestine e i gustosi balletti di poltrone. A loro va il mio sincero invito a prendere una decisione che possa garantirgli di salvaguardare, dopo aver perso quella politica, la loro dignità personale che in questi anni è messa gravemente a rischio...dimettetevi!!!”