Discarica a cielo aperto tra Rossano e Corigliano, denuncia di La Destra
"Il ritrovamento di lastre di Eternit e rifiuti speciali di varia natura, pericolosi per la salute e per l’ambiente, depositati a pochi metri dalla battigia a Rossano e Corigliano testimoniano l’incuria delle istituzioni locali verso i problemi legati allo smaltimento dei rifiuti. - È quanto dichiara il dirigente nazionale de La Destra e responsabile della zona ionica cosentina, Salvatore Filippelli - Vere e proprie discariche abusive in due aree del demanio marittimo, Schiavonea e Pirro Malena, sottoposte a vincoli paesaggistico, ambientale e idrogeologico. Certo la competenza è statale, ma le istituzioni locali non fanno nulla per sopperire alle mancanze di uno Stato centrale assente in Calabria da tempo. I rifiuti speciali sono un problema grave per la salute e per l’ambiente, ma anche nel campo dei rifiuti “ordinari” nel basso ionio siamo alle comiche.
Sono circa due anni che si combatte una battaglia attorno alla satura discarica di Bucita e nessuno dei comuni ha ancora impostato un serio programma per la raccolta differenzia; inoltre lo smaltimento dei rifiuti pericolosi spesso è illegale, con la complicità di chi dovrebbe sorvegliare. Questa volta però la capitaneria di porto di Corigliano è riuscita a scovare le due discariche abusive e denunciare i presunti responsabili, ma tanto resta ancora da fare. Quotidianamente vengono segnalati cumuli di rifiuti, calcinacci e materiali inquinanti nelle campagne e in luoghi lontani da occhi indiscreti, l’ultima segnalazione è sempre a Rossano in contrada S. Caterina.
Le località Schiavonea e Pirro Malena che sono frequentate dai turisti e bagnanti non hanno sicuramente offerto uno spettacolo edificante e hanno leso l’immagine che si vuol creare della Calabria. A poco servono gli spot pubblicitari finanziati con i soldi dei contribuenti se poi non si vigila sulla salubrità dell’acqua e delle spiagge che sono le nostre bellezze naturali. Abbiamo dovuto protestare questa estate per il mare sporco e per la mancanza di controlli sugli scarichi diretti a mare, adesso però ci troviamo dinanzi ad uno scempio ambientale. Speriamo la magistratura riesca al più presto a trovare i colpevoli e ad assicurare loro ed i loro conniventi alla giustizia. Ancora un brutta pagina per la sicurezza ambientale in Calabria ed ancora La Destra a denunciare bucando il muro di omertà delle amministrazioni locali, provinciali e regionali impegnate più a mantenere le poltrone e gettare fumo negli occhi con manifestazioni e concerti piuttosto che risolvere i problemi della collettività.
Chiediamo che sia immediatamente convocato l’ufficio per l’emergenza ambientale ed al commissario regionale Speranza chiederemo cosa ha intenzione di fare per risolvere questo annoso problema. Spetta adesso ai comuni di Rossano e Corigliano bonificare al più presto le aree inquinate per renderle fruibili il prima possibile e ripristinare lo stato naturale dei luoghi. Vigileremo affinché i lavori siano fatti nel minor tempo possibile e con i minori costi per l’erario. La raccolta differenziata resta una delle soluzioni per lo smaltimento ordinario dei rifiuti, ma i controlli sullo smaltimento dei rifiuti “speciali” e la lotta alle ecomafie non può essere demandato al senso di responsabilità dei cittadini. Le istituzioni, a partire dai comuni, hanno la responsabilità di vigilare nei territori di competenza affinché questi gravi atti criminosi non si verifichino più".