Vibo: chiarimenti del sindaco D’Agostino su scelte amministrative
Il Sindaco Nicola D’Agostino, attraverso una nota diffusa dall’ufficio stampa, intende chiarire una serie di punti inerenti le scelte fatte e il lavoro svolto dall’Amministrazione da lui guidata. “Negli ultimi giorni ho avuto più volte modo di leggere che l’Assessore Scianò sarebbe “isolato” e che dovrei ritirargli la delega o che, addirittura, le sue dimissioni sarebbero l’unica via per rilanciare il settore finanziario e ciò a fine di fare ripartire conti, numeri e programmi. Nello specifico, le recenti critiche rivolte all’Assessore Scianò, mi sembrano oltre che infondate, anche offensive ed estremamente pericolose per il futuro della nostra comunità dove, in una situazione di grande difficoltà (dovuta non soltanto all’attuale crisi economica con tutti i tagli ad essa connessi, ma anche al disastro economico-finanziario ereditato dalla precedente Amministrazione) si sta cercando con impegno, sacrificio e competenza, di costruire qualcosa di nuovo, mentre c’è chi, in città, pensa sia molto più facile distruggere quanto di buono si sta realizzando, così vanificando i nostri sforzi. L’Assessore Scianò ha più volte spiegato il percorso di risanamento, da noi tutti condiviso ed intrapreso con grande senso di responsabilità, che ci ha portato ad una cospicua riduzione delle spese ( 5% circa) accompagnata da un’importante aumento delle entrate, nonostante le sforbiciate subite anche dal Comune di Vibo Valentia che si è visto dimezzati, in poco tempo, i trasferimenti da parte dello Stato. E’ importante sottolineare che l’aumento delle entrate è dovuto principalmente alla lotta all’elusione e all’evasione fiscale. Grazie ad un lavoro intenso e realmente valido, in pochi mesi, è stato, ad esempio, possibile aumentare di oltre il 15% il numero delle utenze per la fornitura dell’acqua. Tengo a precisare, inoltre, che non esiste nessun “caso Cuzzola”, in quanto la sua nomina è stata proposta da me personalmente e condivisa dall’intera Giunta. Ai chiarimenti chiesti dai revisori sarà dato tempestivo riscontro, fermo restando che il compenso del professionista, essendo equiparato a quello dei componenti del nucleo di valutazione, si aggira attorno ai 10.000,00€ annui, cifra che certamente non è eccessiva in considerazione delle nostre aspettative in termini di benefici economici che dovrebbero derivare alle casse comunali dalla sua opera.
Per quanto riguarda l’Imu e il documento dei cosiddetti consiglieri “dissidenti”, intendo precisare, per dovere di chiarezza, che non mi sono dimenticato dell’impegno preso in Consiglio Comunale a “lavorare per abbassare l’aliquota allo 0,99%”. L’impegno è stato rispettato e per settimane ha visto impegnati oltre me anche l’Assessore Scianò e l’Assessore Manfrida ,ma tale lavoro è stato purtroppo vanificato dalla recentissima decisione del governo centrale che ha effettuato ulteriori tagli ai trasferimenti che sono stati improvvisamente e inopinatamente ridotti di altri 950.000,00€ circa. Ritengo che tale riduzione sia oltre che ingiusta anche sbagliata e pertanto abbiamo chiesto al Ministero di correggere l’errore reintegrando l’originario trasferimento. In mancanza di tale reintegro, purtroppo, non è possibile fare di più tant’è che nei giorni immediatamente successivi alla comunicazione di detta riduzione, avevo manifestato anche a qualcuno dei consiglieri cosiddetti dissidenti la mia preoccupazione circa la eventuale necessità di dover addirittura innalzare le aliquote Imu di prima e seconda casa. Dissento fortemente, pur rispettandone ovviamente le opinioni, da chi ritiene che le aliquote Imu a Vibo Valentia siano “alle stelle”, in quanto non va dimenticato che per la maggior parte dei cittadini le aliquote per la prima casa (0,4%) era ed è stata al minimo nonostante che i detti tagli sembravano imporci un pesante innalzamento di tale aliquota così come quella per la seconda casa. Anche per questi ultimi immobili, però, va comunque apprezzato il lavoro da noi svolto che ha permesso di distanziarci, applicando l’1,02% , di uno 0,4% dall’aliquota massima dell’1,06% che altri Comuni (ad esempio Roma) sono stati costretti a mantenere, con grande senso di responsabilità, nonostante che, anche l’ormai prossima competizione elettorale, avrebbe forse consigliato di non chiedere ai cittadini ulteriori sacrifici. Ribadisco quindi da un lato che, salvo diverse determinazioni della maggioranza dei Consiglieri Comunali, la mia intenzione di continuare a guidare l’attuale amministrazione con sempre maggiore impegno e correttezza (a tal proposito, anzi, ne approfitto per smentire categoricamente la notizia riportata circa la volontà di farmi da parte, visto che in 28 mesi non ho mai pronunciato la parola “dimissioni”. Ho anzi ripetutamente detto che non lascio ma raddoppio, in quanto il nostro programma di reale cambiamento potrà essere interamente realizzato soltanto in due mandati elettorali) e, dall’altro, l’assoluta ed incondizionata stima, fiducia ed amicizia che nutro nei confronti dell’Assessore Scianò che certamente merita di essere ringraziato ed apprezzato con sincerità per la qualità e la quantità del lavoro, spesso ingrato, che svolge quotidianamente per la nostra città”.