Manifestazione 1° maggio a Rosarno: Epifani "Viva la Calabria che lotta e che spera"

Reggio Calabria Attualità
Guglielmo Epifani

"È necessario che al lavoratore migrante sia consentito di stare in Italia, l'integrazione è difficile ma necessaria, trovo che sia privo di umanità mandar via dei bambini fuori dagli asili e dalle scuole non è questa l'immagine del lavoro in Italia, lavoratori 50enni sbattuti fuori, l'Italia non può mostrare questa immagine di sè". "Liberare la dignità di chi lavora", questa è la speranza. Oggi siamo a Rosarno per dare appunto un segno di speranza a chi ci crede ancora, a chi pretende rispetto. Noi mandiamo un messaggio chiaro, non vogliamo lasciare solo a nessuno, Rosarno non è un'altra Italia, Rosarno è l'Italia. Finchè si chiuderanno gli occhi sul precariato non andremo mai avanti, le battaglie si vincono insieme". "Viva la Calabria che lotta e che spera". A parlare il leader della Cgil Epifani