Crotone: il Sindaco Vallone scrive al ministro Passera sui trasporti locali
“Caro Ministro, venga a trovarci, così potrà constatare di persona lo stato del trasporto ferroviario crotonese”. E’ un passo della lettera aperta che il sindaco di Crotone Peppino Vallone ha indirizzato al Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Corrado Passera.
La lettera del sindaco fa seguito ad un incontro che c’è stato lo scorso 19 settembre a Roma presso la sede della Direzione Generale del Ministero al quale ha partecipato l’assessore ai trasporti del Comune di Crotone Francesco Stabile. Un incontro al quale è seguito quello del giorno successivo con la presenza dell’assessore ai trasporti della Regione Calabria Luigi Fedele.
“Abbiamo intravisto un piccolo spiraglio sulla soppressione dei treni nel nostro territorio” dichiara l’assessore Francesco Stabile “pur in un contesto dove è stata molto difficile l’interlocuzione con i soggetti preposti”
“Va dato atto all’assessore Fedele di aver svolto, in questa trattativa, un ruolo di fondamentale importanza” aggiunge Stabile
“Naturalmente non ci possiamo fermare alle buone intenzioni ed ecco che il sindaco Vallone ha ritenuto ribadire, con una lettera aperta al Ministro, le problematiche che vive non solo il territorio crotonese” aggiunge Stabile
A supporto della questione trasporto ferroviario della tratta ionica si sono schierate tutte le comunità interessate. Già nei mesi scorsi in città, promosso dal Comune di Crotone, si era tenuto un incontro al quale avevano partecipato i sindaci di tutti i comuni interessati al taglio dei treni sul versante ionico.
Oggi il sindaco di Crotone, con una sua lettera aperta, ribadisce l’esigenza di prevedere soluzioni ad un problema che, di fatto, pone in isolamento intere comunità calabresi.
Nella nota indirizzata la ministro Passera si legge:
“Le condizioni in cui versa il territorio della fascia ionica della Calabria sono di forte disagio.
Alla già drammatica condizione socio economica del territorio si associa la mancanza endemica di infrastrutture che impedisce di fatto qualsiasi prospettiva di sviluppo della nostra terra.
La soppressione dei treni a lunga percorrenza ha di fatto cancellato la mobilità pubblica su una vasta area, riportando indietro, in un periodo a noi sconosciuto, quanto in 150 anni di storia del paese era stato costruito.
Esempio emblematico è stata la recente chiusura della biglietteria ferroviaria della stazione di Crotone, caso, crediamo, unico nelle città capoluogo di provincia.
Eppure l'Italia presenta al riguardo novità importanti; l'alta velocità è ormai una realtà tangibile che mette la nostra Nazione al passo con il resto dell'Europa.
Tuttavia, in uno scenario del genere, non riusciamo a comprendere le ragioni di un abbandono totale di una parte significativa del Paese.
Abbiamo sentito più volte che i tagli sono derivati da una mancanza di domanda, ma viceversa, al riguardo riscontriamo un aumento del trasporto su gomma in direzione di tutte le località italiane. Sono solo delle piccole note nella complessità di in problema più generale.
Potremmo continuare citando lo stato penoso i cui versa la SS. 106, tristemente nota come "strada della morte" o le paventate notizie sulla soppressione dei piccoli aeroporti.
A tal riguardo ricordiamo che l'aeroporto S. Anna è l'unica infrastruttura che consente ai cittadini di un'area vasta di essere collegati con il resto del paese.
Signor Ministro, un numero consistente di sindaci della fascia ionica Le aveva chiesto, già nel mese di aprile, un incontro, sollecitato più volte ma mai avvenuto, e credo, anche a nome dei colleghi amministratori di poter esprimere il dovuto rammarico.
Fare il Sindaco è per chi Le scrive una missione importante, significa stare sul territorio al fianco dei cittadini e condividerne i problemi che, in realtà come la nostra, spesso sono portati a conseguenze estreme.
Sono certo che Ella analogamente intende svolgere il Suo compito di Ministro a fronte dei problemi esposti.
La invito formalmente nella Città di Crotone dove potrà verificare personalmente il disagio rappresentato.
Sono certo, che da uomo di Stato quale è, non farà mancare un Suo cortese riscontro”.