Lavori fermi sul cantiere del nuovo Palazzo di giustizia: Pdci, si rischia opera incompiuta
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma Ivan Tripodi Segretario Cittadino Pdci Reggio Calabria su chiusura Palazzo di giustizia di Reggio Calabria.
“Anche se non vale nulla, possiamo affermare di essere stati facili profeti poiché, come affermammo nei mesi scorsi, vi è il concreto e drammatico rischio che il cantiere del Nuovo Palazzo di Giustizia chiuda definitivamente e che lo stesso si trasformi in una nuova incompiuta. La Bentini, azienda appaltatrice dell’opera, potrebbe abbandonare i lavori a causa dell’enorme credito che vanta. Condividiamo, pertanto, il fortissimo grido d’allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali, a partire dal bravo e battagliero segretario provinciale della Filca-Cisl, Nino Botta, che hanno denunciato la pesantissima situazione, assolutamente insostenibile, che stanno vivendo i lavoratori del cantiere del Palazzo di Giustizia, i quali, da qualche giorno, stanno attuando uno sciopero a oltranza. I lavoratori, ad oggi, non ricevono gli stipendi da oltre quattro mesi: l’ultimo stipendio risale al mese di maggio. Si tratta di una situazione drammatica e insostenibile. Dobbiamo registrare come su una tematica così delicata e fondamentale per il futuro della città vi sia la totale latitanza e l’assordante silenzio dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Arena con la contestuale assenza dell’impresa Bentini che non dà alcuna risposta ai sindacati. Sembrerebbe che Arena e la sua giunta non siano affatto interessati al destino di un’opera che, nei fatti, rappresentava l’unico vero cantiere della città. Come noto, la questione dei lavori del Nuovo Palazzo di Giustizia è uno dei tanti prodotti del nefasto “modello-Reggio” che ha distrutto e raso al suolo la città. In tal senso, esprimiamo piena vicinanza e solidarietà alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori che stanno portando avanti una encomiabile lotta per la vita che è, nei fatti, una lotta per le prospettive della città. Proprio in queste ore i lavoratori in sciopero hanno affisso all’ingresso del cantiere del Nuovo Palazzo di Giustizia un’enorme striscione nel quale denunciano la vicenda e accusano la classe dirigente e politica responsabile di questa situazione vergognosa. Bisogna essere vicini ai sindacati e ai lavoratori per porre il tema del Nuovo Palazzo di Giustizia al centro dell’agenda degli interventi urgenti da attuare. E’, pertanto, necessario e fondamentale un intervento del Prefetto, dr. Piscitelli, il quale, secondo alcune voci, avrebbe manifestato piena e saggia disponibilità a trattare la questione attraverso una convocazione formale delle parti prevista per i prossimi giorni. Il Nuovo Palazzo di Giustizia non può e non deve chiudere poiché è in gioco il futuro di Reggio”.