La Destra: tra il cittadino e i soldi il centro sinistra sceglie i secondi
I dati emersi dall’ultimo consiglio comunale, con l’elezione contestuale del vice presidente del consiglio e del collegio dei revisori dei conti, tratteggiano sempre più chiaramente quali siano i rapporti che intercorrono tra partiti ed amministrazione comunale. - È quanto scrive in una nota Domenico Furgiuele segretario cittadino, La Destra - È chiaro che ad oggi, gli elettori dell’UDC hanno più possibilità d’invecchiare da”comunisti” che non da democristiani, difatti nonostante le indiscusse capacità del neo eletto vicepresidente Francesco Ruberto, il voto compatto del centrosinistra a suo favore, ha più il “sapore” del patto politico di prospettiva che non del “rinnovamento” una testimonianza, l’intesa tra PD, SEL, FLI ed UDC, che lascia poco spazio all’immaginazione in ottica elettorale futura, per un progetto che sarebbe comunque il naturale prolungamento di questa amministrazione di centrosinistra, almeno stando ai “rumor” come le dichiarazioni estive della consigliera Caruso, in merito all’appartenenza di esponenti di giunta al partito di Casini.
Un atteggiamento che non ci sorprende, vista la continuità degli attori locali con i rispettivi leader di riferimento come Fini e Casini, mai stati uomini di centrodestra, ed abituati a galleggiare aggrappati alla poltrona, sin dal 1983 in parlamento, si ripropongono puntualmente come rinnovamento, per poi appoggiare un governo fatto di “predoni” pro tempore che parlano a nome e per conto degli interessi del cittadino relegandolo contemporaneamente ai margini della partecipazione democratica. – prosegue Furgiuele - In un quadro così incostante, la candidatura di servizio presentata dal centrodestra, del consigliere Massimo Cristiano,frutto di un accordo politico, utile all’elezione del revisore dei conti in quota PDL Massimiliano Tavella, oltre ad abbattere “inopportune allusioni” sull’ integrità della figura del Capo-gruppo Pdl Raffaele Mazzei (forse qualcuno non ha Serra…to bene i ranghi), stabilisce definitivamente quali siano le forze politiche che, coerentemente al mandato elettorale, rimangono unica opposizione ed in prospettiva futura valida alternativa a questo centro sinistra che ha mandato la città in “coma”.
Un gruppo solido, grazie anche alla consigliera Teresa Benincasa, che ancora una volta ha dimostrato grande correttezza supportando in modo appassionato il consigliere de La Destra. Una opposizione combattiva, ne è dimostrazione l’ultimo punto all’ordine del giorno discusso in consiglio, che prevedeva di lasciare l’aliquota minima del 0.2% sull’imposta IMU, una mozione di carattere “sociale”, proposta dal consigliere de La Destra Massimo Cristiano, forte di oltre 3000 firme sottoscritte da liberi cittadini.
Politica “reale”, che ovviamente ha trovato un muro impenetrabile nella giunta Speranza, e nell’assessore di (doppio)riferimento Ferrise il quale ha bocciato la pratica, spiegando che il mantenimento dell’imposta in aliquota minima avrebbe fatto entrare nelle casse comunali circa 600.000 a fronte di 1.2milioni prodotto dal 0.4%. – conclude Furgiuele - Tra il cittadino e i soldi il centro sinistra sceglie i secondi, nessun passo indietro quindi, per una differenza di 600.000 euro che ci auguriamo Speranza non destini alle solite associazioni pro-Rom.