Rossano: Igoria racconta la sua Palermo

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E’ una delle sue ultime uscite pubbliche prima della partenza per il Guatemala, dove è stato chiamato dal Plenum del Csm a ricoprire l'incarico di capo dell'Unità di investigazione della Commissione internazionale contro la impunità in Guatemala. Antonio Ingroia, procuratore aggiunto di Palermo, sarà protagonista giovedì 18 ottobre alle ore 18.00, a Rossano in Calabria, nella piana della Sibaritide o­esa più volte dalla prepotenza dei clan della ndrangheta locale, di un evento voluto per la presentazione del suo libro “Palermo. Gli splendori e le miserie, l’eroismo e la viltà”, organizzato da “Collage Congressi”, che si terrà nella Sala Rossa di Palazzo San Bernardino. Il procuratore da tempo al centro della cronache e delle polemiche per l’inchiesta Stato-Mafia che ha visto intervenire nel dibattito acceso anche il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, prima di partire per il Sud America, dove ricoprirà il ruolo di capo dell’organismo interno all'Onu che si occupa di investigazioni e di analisi criminale in Guatemala, si concederà ai giornalisti ed al pubblico per raccontare la “sua” Palermo, specchio di un Paese sempre attuale.

Un libro che va oltre la storia professionale dell’uomo dello Stato, oltre la memoria dei suoi maestri, di cui pure si avverte nelle 176 pagine una traccia profondissima. Si superano i delitti e le stragi e si approfondisce il ruolo della città siciliana nella vicende italiane, sospese tra tragedia e speranza, in cui i poteri illegali della nazionale si scontrano con gli slanci generosi di una nuova moralità pubblica. Una lettura quanto mai attuale del contesto nazionale e regionale calabrese, dove, dal Lazio alla Lombardia, passando per la città di Reggio Calabria e la piana della Sibiaritide, il mala­are e la connivenza della ‘ndrangheta in alcune istituzioni, o­ende e morti-ca quanti, giorno per giorno, costruiscono prospettive di speranza per una terra ed un Paese che ha voglia di riscatto. Il principio di legalità, di cui oggi molti chiedono conto, gioca la partita nel Paese dei “contro” e dei “per”, di cui le pagine del libro sono specchio, anche per la grande ed intensa attività di promozione sociale di cui Ingroia è protagonista nei dibattiti, nelle scuole, per trarne accenti di speranza, per comunicarci un Paese che in televisione non si vede ma che ha una sua specifica e crescente vitalità. Il “partigiano della Costituzione” si mostra in queste pagine in tutta la sua natura bellezza di uomo appassionato di una terra e di una idea di Stato che oggi ha bisogno di una nuova stagione di speranza.