Vibo: congresso Fadoi Calabria, cresce l’interesse per la multi patologia in medicina
Non capita tutti i giorni di registrare una partecipazione così cospicua di addetti ai lavori in un meeting scientifico che presenta interessanti ed avanzate novità sul fronte della medicina interna. Così come hanno destato notevole interesse i dati sul monitoraggio che ha messo al centro della discussione il ruolo e la funzione del servizio di medicina interna su un territorio, come quello vibonese, dove il suo elevato tasso di utilizzo conferma la validità di un impegno professionale ed umano che giustifica l’attività messa in campo e che funge da eccellente presupposto per mantenere basso il livello di emigrazione sul fronte delle pluripatologie internistiche.
Un’attività che ha guadagnato consensi nonostante i disagi emersi nella organizzazione di una sanità ospedaliera che ha dovuto sempre fare i conti con le difficoltà economiche aziendali. Sono stati in 180, tra internisti, geriatri, cardiologi, medici di medicina generale, farmacisti ed infermieri a discutere sugli aspetti gestionali di svariate patologie ad elevato impatto sociale, che interessano pazienti sempre più anziani, polipatologici, fragili, critici ed in cui assume un ruolo fondamentale un approccio olistico, tipico della Medicina Interna, che continua a configurarsi come medicina della complessità.
Il Congresso Fadoi Calabria, la Federazione delle associazioni dei dirigenti medici internisti, con il patrocinio della Presidenza della Regione Calabria, dall’Assessorato alla Salute, del Consiglio regionale della Fadoi, dell’Aspo di Vibo Valentia e dell’Ordine dei medici della Provincia, non ha deluso le attese e l’organizzazione affidata a Luigi Anastasio, Direttore dell’unità operativa di medicina interna dello stabilimento ospedaliero di Vibo Valentia, ha così potuto centrare in pieno le aspettative di un evento dove sono stati discussi temi di estremo interesse ed evidenziate le problematiche e le criticità del sistema sanitario regionale, vincolato ad un piano di rientro che impone tagli e razionalizzazione di risorse e della preoccupante spesa farmaceutica.
Ed è stata la tavola rotonda sulla sfida al servizio sanitario regionale, coordinata dalla giornalista rai Karen Sarlo, cui hanno partecipato esponenti del mondo ospedaliero, universitario ed il Tribunale per i Diritti del Malato ad evidenziare la necessità di proposte innovative riguardanti l’intensità di cura in area medica, modelli di continuità assistenziale e di integrazione ospedale-territorio, corredate dal ruolo dei pazienti attraverso Cittadinanza attiva.
Presenti, tra gli altri, il presidente nazionale della Fadoi Carlo Nozzoli, il direttore della Fondazione Antonino Mazzone ed autorevoli esponenti della Medicina Interna nazionale e regionale, un notevole spazio di riflessioni e proposte è stato assicurato ad alcune problematiche come il delirio nell’anziano, il dolore, la broncopneumopatia cronica ostruttiva, la medicina di genere, la medicina di precisione, il diabete e lo scompenso cardiaco il tutto visto in una visione globale medico-infermieristica.
“In questo Congresso, di alto tenore scientifico, abbiamo raccontato la pluripatologia in medicina interna che cresce ed è assistita sempre con inedito impegno professionale – ha detto Luigi Anastasio, che lascia la presidenza della Fadoi Calabria dopo tre anni di intenso e qualificato programma – dove il medico e l’infermiere operano ponendo il paziente sempre al centro dell’attività sanitaria.
I più recenti appuntamenti del settore - ha, poi, confermato il direttore dell’u.o. dell’Asp di Vibo Valentia – hanno confermato che la medicina internistica è in piena evoluzione scientifica per il suo progressivo progetto di rete sanitaria in cui trova un’adeguata collocazione il sempre più crescente sostegno umanitario al paziente”. Il Congresso regionale Fadoi è stato anche l’occasione per conferire dei riconoscimenti ai medici internisti che si sono distinti per l’impegno ed il successo nel campo della pluripatologia internistica.