Dai tappi di sughero rinasce il santuario di Hera Lacinia, iniziativa a Crotone
L’iniziativa “Un Tappo è per Sempre” intrapresa nel mese di giugno porta i suoi primi frutti: il sughero dei tappi raccolti ha dato vita ad una piccola opera artigianale: il santuario eretto secoli prima di Cristo al Capo Lacinio, a pochi chilometri dall’agorà crotoniate, riprende forma, seppur in scala 1:100, offrendo la possibilità di intuire e percepire la bellezza e la magnificenza presenti sul promontorio al tempo in cui la solitaria e precaria colonnina partecipava attivamente al sostegno dell’imponente struttura dedicata ad Hera, la dea moglie di Zeus.
Un mese ininterrotto di taglierino, carta vetrata, lima, colla vinilica… tutti utilizzati per lavorare ed assemblare circa 400 tappi di sughero per un peso di 2,5 kilogrammi, con altezza di 21 centimetri, larghezza di 27, lunghezza di 60.
“Le finalità dell’iniziativa – affermano dall’associazione Nuova Hera di Crotone, che ha organizzato la raccolta - tendono a dimostrare l’utilità dei materiali (di sughero ne sono stati raccolti 15 kilogrammi in 4 mesi) che senza una seria raccolta differenziata vanno ad arricchire le nostre discariche; l’importanza della cooperazione tra le persone per centrare un obiettivo comune che porti benefici alla collettività: noi senza la disponibilità dei gestori dei locali non saremmo mai riusciti a realizzare questo progetto; la semplicità del fare le cose soprattutto le “piccole” cose da cui spesso nascono grandi progetti, soprattutto grazie alla volontà e allo spirito d’iniziativa nascosti in ognuno di noi”
Da domani partirà anche la mostra itinerante del tempio nelle attività commerciali che hanno collaborato all’iniziativa per poi assegnargli una destinazione finale: “noi siamo desiderosi di “accasarlo” al Museo Archeologico Nazionale di Crotone, abbiamo infatti avanzato richiesta, da più di un mese – proseguono dall’associazione - alla Sopraintendenza ai Beni Archeologici della Calabria per effettuarne la donazione, il tutto per poter regalare un’emozione in più ai visitatori del museo nonché una piccola soddisfazione alla nostra associazione”.