Sanità: Cosenza, ultimo delicato intervento del prof. Nardo che lascia l’Annunziata
Presso l’Unità Operativa di Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti del P.O. dell’Annunziata di Cosenza, diretta dal prof. Bruno Nardo, è stato effettuato con successo un ennesimo intervento di alta specializzazione nel campo della chirurgia del fegato con l’estirpazione di un grave tumore al fegato ad una bambina rumena di 13 anni Andreea B. Il delicato intervento, durato oltre 4 ore, - informa una nota - ha permesso più precisamente l’asportazione radicale del tumore e la resezione di circa il 70% del fegato, senza complicanze chirurgiche e necessità di trasfusioni, grazie anche alle moderne ed avanzate apparecchiature di cui è dotato il servizio. Intervento che ha scongiurato il trapianto di fegato che in casi come questi, inoperabili o avanzati, rappresenta l’ultima possibilità terapeutica.
Il prof. Bruno Nardo si è avvalso della collaborazione della sua èquipe, della dott.ssa Raffaella Aceti, direttore dell’Unità operativa di chirurgia pediatrica e del dott. Demetrio Bonofiglio che ha curato l’anestesia della paziente. Soddisfatto anche il Direttore Generale dell’Azienda avv. Paolo Maria Gangemi, che ha seguito da vicino l’iter che ha portato a Cosenza Andreea B. Il calvario di A.B. ,tutto da raccontare, ha inizio lo scorso anno quando la bambina, in Romania, viene sottoposta a tre interventi, il primo nel 2011 ed il secondo ed il terzo, tra il gennaio ed il marzo di quest’anno. Tutti e tre con scarsi risultati perché la patologia, di natura recidiva, non lascia in pace Andreea B. che soffre terribilmente anche i postumi di una pesante chemioterapia.
Il male è di quelli che non ti fanno dormire la notte. Bisogna darsi da fare e trovare qualcosa di più sicuro anche se le condizioni economiche non permettono molte scelte. La mamma avvia contatti con più centri specializzati ma alla fine la scelta cade sull’Annunziata di Cosenza perché la casistica del prof. Bruno Nardo rilascia garanzie e apre le porte alla speranza. Per realizzare il viaggio della speranza c’è bisogno di una colletta umanitaria per permettere ad Andreea di raggiungere il capoluogo silano che nella geografia ospedaliera sulle patologie al fegato vanta numeri di un certo respiro proprio per l’attenta e capace attività professionale del prof. Bruno Nardo e dei suoi collaboratori. L’iniziativa diventa possibile. Ed è dei giorni scorsi l’atteso intervento che ha permesso ad Andreea di ritrovare il sorriso sulle sue labbra.
Il prof. Bruno Nardo l’ha portata in sala operatoria convinto di farcela e così è stato. Dopo una notte trascorsa in terapia intensiva, a scopo precauzionale, osservata dalla èquipe della dott.ssa Ripalta Diterlizzi, Andreea la picola Andreea ha fatto ritorno in chirurgia pediatrica, propiziando una serie di primi timidi sorrisi tra i bambini ricoverati. Andreea B. è tornata a casa. Nonostante i brutti ricordi ospedalieri in Romania Andreea chiede quotidianamente alla mamma di voler tornare al suo paese soprattutto per dire che sta bene e che il merito è tutto dei medici calabresi, con in testa il prof. Bruno Nardo. “Devo a loro la vita – ha detto Andreea B. nel lasciare l’Ospedale Annunziata di Cosenza – ed è quanto basta per non dimenticare per sempre il prof. Bruno Nardo e tutti”. Andreea B. ha voglia di tornare presto in Romania ma ha garantito al prof. Bruno Nardo e ai medici ed infermieri che non avrà alcuna difficoltà a sottoporsi ad accurati e periodici controlli a Cosenza.
L’occasione torna utile per sottolineare che il prof. Bruno Nardo sta per lasciare, dopo cinque anni di intensa e qualificata attività, la guida del Dipartimento di Chirurgia. A fine ottobre gli scade il contratto. Torna a Bologna, al Sant’Orsola, per continuare la sua esperienza universitaria e ospedaliera. Consapevole della necessità di dover proseguire la sua attività fuori dalla sua regione di origine, lascia con rammarico ma anche con tanta soddisfazione per aver percorso un cammino professionale costellato di eccellenti risultati. All’Annunziata di Cosenza, così come a Bologna dove ha fatto registrare interventi di alta specializzazione a carattere internazionale, ha espresso il meglio di tutta la sua disponibilità, professionalità e umanità raggiungendo una perfetta intesa con i colleghi ed il personale tutto. E’ un ambiente che non poteva non favorire ottimi risultati.
Il prof. Bruno Nardo si congeda dopo aver ringraziato il direttore generale Paolo Gangemi e quanti lo hanno preceduto per il sostegno e l’adesione ai progetti scientifici raggiunti. Crede ancora nella ripresa del fenomeno sanità in Calabria e lascia aperta la speranza per un ritorno che non soltanto i pazienti, da più parti, hanno sollecitato e che non può non essere nei programmi a breve e media scadenza di chi ha l’onere di far crescere il delicato settore, di cui il prof. Bruno Nardo ha dimostrato di essere serio ed eccellente protagonista.